Milleproroghe. Bocciata proposta De Petris su aumento del preu delle Vlt Bubbico (Vicemin. Interno): “Bene riduzione orari di gioco sul territorio nazionale” Si è svolto oggi a Roma e proseguirà anche
Lo scopo della sessione è quello di migliorare le competenze degli investigatori sulla prevenzione e sull’individuazione del reato di match fixing, per accrescere la conoscenza su questo fenomeno criminale transnazionale, e su come rafforzare lo scambio informativo tra le Forze di Polizia dei vari stati, le organizzazioni sportive e le agenzie di scommesse legalizzate con la finalità di combattere la manipolazione delle competizioni sportive.
Le scommesse illegali ed i proventi derivanti dal match fixing sono l’obiettivo su cui si concentrano congiuntamente gli sforzi del settore pubblico, forze di Polizia e Istutuzioni, e del settore privato, Comitati olimpici, federazioni e società sportive, sports betting operator.
Dal consesso di oggi, presso la Direzione Centrale della Polizia Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, è emerso che costituire un network pubblico/privato è la risposta concreta e forte nella lotta alle organizzazioni criminali.
«L’importanza della collaborazione e della condivisione con altri stati delle informazioni e degli strumenti legislativi a disposizione, possono diventare lo scudo per contrastare il fenomeno corruttivo nello sport» ha dichiarato il Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato Dr.ssa Daniela Giuffré della Sezione Interpol – Integrity in Sport Unit.
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