25 Dicembre 2024 - 07:27

Scommesse abusive in un bar di Qualiano

I carabinieri della compagnia di Giugliano (guidati dal capitano Andrea Coratza) al termine speci­fico servizio coordi­nato in materia di giochi disposto dal superiore Comando Pro­vinciale di Napoli, militari dipendenti hanno

08 Luglio 2019

I carabinieri della compagnia di Giugliano (guidati dal capitano Andrea Coratza) al termine speci­fico servizio coordi­nato in materia di giochi disposto dal superiore Comando Pro­vinciale di Napoli, militari dipendenti hanno proceduto al controllo quattordici attività commerciali all’esito del quale hanno:

– ​ ​ ​ ​ ​ deferito in stato di libertà il titolare di un bar di Qualiano poiché, esito controllo​ a suddetto esercizio co­mmerciale, venivano accertati sottonotati illeciti penali:

-​ ​ ​ ​ ​ (art. 4 c. 1 legge 401/1989) esercizio di scommes­se abusive e organiz­zazione di pubbliche scommesse;

-​ ​ ​ ​ ​ (art. 4 c. 4 bis leg­ge 401/1989) svolgimento attività organizzata a racco­gliere scommesse di qualsiasi genere;

-​ ​ ​ ​ ​ (art. 17 tulps in re­lazione art. 88 tulp­s) raccolta scommesse senza autorizzazione;

nonché amministrativ­i:

-​ ​ ​ ​ ​ (art. 110 c. 9 tulps) installazione appare­cchi per scommesse abusive.

con contestuale:

-​ ​ ​ ​ ​ sanzione amministrat­iva pari ad 20mila euro

-​ ​ ​ ​ ​ sequestro penale ed amministrativo di un terminale per la raccolta e la gesti­one on line delle sc­ommesse di gare di velocità di cani;

-​ ​ ​ ​ ​ sequestro amministra­tivo di un totem per giochi a rulli virtuvirtuali.

Venivano inoltre sanzionati amministr­ativamente, per un importo complessivo pari ad a 6mila euro due soggetti, titolari di altrettante attivi­tà di Sant’Antimo poiché, sebbene le slot machine pres­enti fossero regolar­i, era impossibile leggerne i codici per confrontarli con qu­elli a monitor (art. 110 c. 9 lett. f TULPS).

Medesimo contesto, nel corso di controllo eseguito unitamente a personale del Nu­cleo Carabinieri Isp­ettorato del Lavoro di Napoli a una sala scommesse di Qualiano veniva accerta­ta la presenza di nr. 1 lavoratore c.d. “a nero” per il quale, a cari­co del titolare dell­’attività, venivano elevate sottonotate sanzioni per un impo­rto complessivo pari a cinquemilaseicento euro

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