L’inchiesta sulla Fifa (Federazione Calcistica Internazionale) non si chiuderà a breve e in maniera semplice. Ad ammetterlo è la procura svizzera, che sta indagando sui casi di corruzione ai vertici dell’organizzazione
L’inchiesta sulla Fifa (Federazione Calcistica Internazionale) non si chiuderà a breve e in maniera semplice. Ad ammetterlo è la procura svizzera, che sta indagando sui casi di corruzione ai vertici dell’organizzazione calcistica mondiale insieme alle autorità statunitensi. Gli inquirenti stanno esaminando i movimenti di alcuni conti delle banche svizzere. Secondo quanto riferisce il procuratore generale svizzero Michael Lauber, sui conti svizzeri sono state rilevate almeno 53 attività bancarie e sono stati sequestrati circa nove terabyte di dati. L’inchiesta, in particolare, riguarda presunte irregolarità nell’assegnazione dei Mondiali di calcio, compresi quelli del 2018 in Russia e del 2022 in Qatar. Ricordiamo che il presidente della federazione, Joseph Blatter, si è dimesso il 2 giugno scorso proprio quando è scoppiato lo scandalo Fifa. Secondo quanto dichiarato invece lo scorso 8 giugno da Domenico Scala, responsabile del comitato di controllo e vigilanza della Fifa, se emergessero prove sull’irregolarità della loro assegnazione, i Mondiali in Russia nel 2018 e in Qatar nel 2022 potrebbero essere annullati. Lo scandalo Fifa dunque si arricchisce di nuovi colpi di scena. Chissà cosa bisogna aspettarsi ancora da questa vicenda. Certo è che l’immagine del calcio, non solo italiano ma mondiale, appare sempre più offuscata e danneggiata da certi episodi di corruzione, che ormai sono sempre più frequenti e che ci lanciano un campanello di allarme ben preciso: o si fa davvero una grande opera di pulizia e si abbattono completamente certi pezzi di potere all’interno di certi organismi oppure il sistema calcistico rischia di collassare completamente.
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