24 Novembre 2024 - 12:00

Scaduto lo “stand still” della CE sulle modifiche dei “codici di buona prassi” chiesto dalla UK Gambling Commission

E’ scaduto lo “stand still” della Commissione Europea per l’analisi della notifica da parte della Gambling Commission inglese sulle “Condizioni per il rilascio della licenza da parte della commissione giochi

11 Maggio 2017

E’ scaduto lo “stand still” della Commissione Europea per l’analisi della notifica da parte della Gambling Commission inglese sulle “Condizioni per il rilascio della licenza da parte della commissione giochi d’azzardo e codici di buona prassi”.

 

 

“La presente notifica- sostiene la Commission-  verte sulle modifiche apportate alle condizioni per il rilascio della licenza e ai codici di buona prassi redatti dalla commissione giochi d’azzardo nel giugno del 2007 ai sensi della legge del 2005 sul gioco d’azzardo (in prosieguo: “la legge del 2005”). Tutte le licenze di gioco rilasciate dalla commissione giochi d’azzardo sono subordinate al rispetto delle condizioni generali per il rilascio della licenza stabilite dalla suddetta commissione ai sensi dell’articolo 75 della legge del 2005, nonché ai relativi codici di buona prassi redatti ai sensi dell’articolo 24 e dell’articolo 82 della medesima legge. Le disposizioni contenute nelle condizioni e nel codice variano a seconda che la licenza in questione si riferisca a servizi di gioco d’azzardo a distanza (definiti all’articolo 4 della legge e comprendenti i servizi della società dell’informazione) oppure a servizi di gioco d’azzardo in loco (ossia, all’interno di locali). Inoltre si riscontrano delle differenze in base al tipo di licenza ai sensi dell’articolo 65 della legge del 2005”.

 

“La presente modifica- inoltre- introduce una nuova condizione che riprende in gran parte le disposizioni di una condizione già in essere. La nuova condizione è necessaria per distinguere tra a) operatori autorizzati che non stipulano contratti con nessuno dei partecipanti che utilizzano le loro strutture per il gioco d’azzardo, e b) operatori autorizzati che stipulano eventualmente contratti con alcuni di tali partecipanti, ma non con tutti, che utilizzano le loro strutture. Secondo la modifica conseguente, alcune condizioni e codici non si applicheranno agli operatori che rientrano nella categoria a) di cui sopra, poiché non sono pertinenti”.

 

 

“Nell’aprile 2017- continua nel dettaglio la Commission- sarà introdotta, mediante strumento legislativo, una nuova categoria tariffaria per la licenza d’uso; la licenza sarà utilizzabile dagli operatori (“ospitanti”) le cui strutture per il gioco d’azzardo sono accessibili solo dalle piattaforme da remoto di altri operatori. Con l’introduzione della nuova categoria tariffaria per la licenza d’uso, è necessario fare una distinzione, nelle condizioni di licenza, per quanto riguarda gli operatori “ospitanti” (che non stipulano contratti con nessuno dei partecipanti che utilizzano le loro strutture per il gioco d’azzardo), i quali saranno soggetti alla nuova condizione 3.1.3. Tutti questi operatori “ospitanti” sono già soggetti alla condizione 3.1.2, già in essere e quasi identica alla nuova condizione 3.1.3. D’altra parte, gli operatori di rete che “ospitano” alcuni dei propri giochi ma che operano anche in circostanze tali per cui stipulano direttamente contratti con alcuni clienti continueranno a essere soggetti alla condizione 3.1.2.  La nuova condizione 3.1.3 replica sostanzialmente le disposizioni della condizione già in essere 3.1.2 dal punto di vista contenutistico, ma la condizione 3.1.3 richiederà agli operatori ospitanti di verificare che tutti i partecipanti che utilizzano le loro strutture siano clienti, legati da contratto, di un altro titolare di licenza d’uso rilasciata dalla commissione giochi d’azzardo. Secondo la modifica conseguente, alcune condizioni e codici non si applicheranno agli operatori in possesso dei requisiti per detenere licenze di operatori ospitanti, in quanto non sono pertinenti per questo tipo di imprese.  Si tratta di misure non discriminatorie che pongono in essere condizioni di licenza e codici necessari per la nuova categoria tariffaria relativa alla licenza per gli operatori ospitanti”.

 

La UK Gambling Commission chiede alla CE di approvare modifiche sulle proprie condizioni di licenza ed i relativi codici di pratica

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