“In un periodo di recessione economica, con l’aumento della povertà, in Italia si spendono ogni anno circa 90 miliardi di Euro nel “gioco d’azzardo”. Questa cifra – denunciano i Verdi
“In un periodo di recessione economica, con l’aumento della povertà, in Italia si spendono ogni anno circa 90 miliardi di Euro nel “gioco d’azzardo”. Questa cifra – denunciano i Verdi savonesi Mirella De Luca e Gabriello Castellazzi – rappresenta il 70% di quello che le famiglie italiane spendono durante l’anno per acquistare prodotti alimentari.
Secondo i dati ISTAT le famiglie con reddito più basso tendono a spendere una cifra più alta in gioco d’azzardo (circa il 3%) rispetto alle famiglie più ricche (circa l’1%).
L’ultimo dato più inquietante viene dal CNR: nel 2015 sono stati registrati un milione di giocatori sotto i 19 anni (60 mila in più rispetto al 2014).”Dal 2013, dopo tante deroghe legali, si vive in una giungla di slot- machine, bingo, lotterie istantanee, video-lottery e 40 tipi di gratta e vinci.
Da queste attività lo Stato incassa circa 7 miliardi di Euro in contributi erariali, ma ne spende 30 per il costo sociale. Autolesionismo? Miopia? Oppure interessi inconfessabili di potenti gruppi di potere?
Una vera e propria “droga di Stato” che a questo punto deve essere combattuta da tutte le comunità locali facendo quello che lo Stato centrale non riesce o non vuole fare.”
“In Italia sono già circa 500 i Comuni che hanno preso provvedimenti per contrastare questa piaga sociale. Il Comune di Celle ha recentemente tagliato l’orario di funzionamento delle slot-machine. Ma in Provincia di Savona – concludono i Verdi – sono ancora troppo pochi i Comuni che hanno preso provvedimenti efficaci.”
PressGiochi