Sassari. CasaPound: “Il sindaco Sanna deve dare un segnale rendendo operativo il regolamento che prevede la riduzione delle slot”

Il gruppo di destra interviene sulla polemica riguardo l’apertura della nuova grande sala slot nella città sarda attaccando l’amministrazione che, circa dieci giorni fa, si era difesa attraverso lo stesso sindaco  Sanna (Pd) ricordando come il Comune di Sassari è apertamente schierato contro il gioco d’azzardo patologico, grazie a un ordine del giorno approvato nel 2014 per promuovere il contrasto al gioco d’azzardo e grazie a un apposito regolamento approvato dal Consiglio comunale nel febbraio 2015. Secondo CasaPound alcuni politici locali avrebbero legami familiari con gli imprenditori i quali, da parte loro, si sono difesi dai diversi attacchi affermando che questa nuova grande sala darà lavoro a ben 16 persone.

“L’apertura della sala slot è l’ennesimo esempio della distanza esistente tra l’amministrazione di centrosinistra e i problemi dei cittadini – dichiara CasaPound – in una città dove sono già presenti più di 400 macchinette slot e in cui i cittadini spendono fino a 75 milioni di euro l’anno in giochi d’azzardo. Scopriamo infatti, che dopo anni di discussione in Consiglio comunale su come limitare la ludopatia, diventata una piaga inarrestabile in città, proprio i familiari di alcuni consiglieri ed ex consiglieri Pd saranno i gestori di questa nuova struttura mentre il sindaco, sempre Pd, si limita a dichiarare di non poter applicare le normative restrittive comunali in materia”.

“Crediamo fermamente che sia giunta l’ora che il sindaco Sanna dia un forte segnale – conclude CasaPound – rendendo finalmente operativo il regolamento comunale che prevedeva la riduzione delle slot nel territorio sassarese e mai reso operativo nonostante il voto unanime dell’assemblea cittadina”.

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