23 Dicembre 2024 - 05:12

Saronno: parte nelle scuole il progetto “Gambling 2.0”

Per il secondo anno consecutivo a Saronno e nei comuni del saronnese è partito “Gambling 2.0” progetto finanziato da Regione Lombardia che promuove azioni di contrasto alle dipendenze, dal gioco

30 Marzo 2021

Per il secondo anno consecutivo a Saronno e nei comuni del saronnese è partito “Gambling 2.0” progetto finanziato da Regione Lombardia che promuove azioni di contrasto alle dipendenze, dal gioco d’azzardo patologico all’alcol alle sostanze stupefacenti. “L’intervento è di peer education, educazione fra pari. – spiega il coordinatore del progetto, Manuel Battaggi della cooperativa sociale “Lotta contro l’Emarginazione” di Sesto San Giovanni – A scuola formeremo un gruppo di ragazzi, di terza-quarta superiore, che passeranno poi le informazioni ad altri compagni della stessa età o ai più piccoli”.

A Saronno la campagna coinvolge due scuole superiori, lo Ial e l’Istituto Padre Monti: a partire dal 12 aprile incontri formativi in presenza o, più probabilmente, a distanza faranno luce sul tema che spesso passa sotto traccia. In maggio poi gli studenti saranno chiamati a dare il loro contributo con una social challenge,  sfida colpi di like su Instagram con storie e materiale informativo sul tema delle dipendenze. Chi riceve più “mi piace” vince ma l’obiettivo – spiegano i promotori – è fare rete diffondendo messaggi in famiglia e tra coetanei sui rischi legati alle dipendenze, in particolare digitali.

 

“Il coinvolgimento attivo dei ragazzi previsto nel progetto – spiega l’assessore comunale ai servizi Sociali, Ilaria Pagani – ha maggior valenza proprio perché li porta ad un confronto reciproco e ad acquisire consapevolezza del problema trovando insieme nuove strategie di approccio”. “Verranno realizzati momenti informativi e formativi rivolti alle scuole di primo grado del territorio non ancora coinvolte nei programmi regionali passati – precisa l’assessore alla Pubblica Istruzione, Gabriele Musarò – e altri interventi saranno invece rivolti agli studenti delle scuole superiori”.

“Il gioco in sé non è un problema, lo diventa quando si investono ingenti somme di denaro – dice Battaggi – In particolare le slot machines hanno una velocità che è unica rispetto a tutti gli altri meccanismi, più il gioco è veloce più crea dipendenza. Il gioco d’azzardo online è cresciuto da quando è scoppiata la pandemia. Le sale slot e nei bar sono chiuse e quindi lo si fa da casa”.

La permanenza forzata in casa aumenta il rischio di cadere nelle dipendenze, soprattutto digitali: “I ragazzi stanno pagando un prezzo alto – spiega la dott.ssa Erika Marullo  psicoterapeuta saronnese – perché manca tutta la parte relazionale dell’andare a scuola e di vedere gli amici. Prima del lockdown il consiglio che davamo è che i ragazzi stessero il meno possibile davanti agli schermi. Adesso sono obbligati a starci e quindi gli effetti negativi ci sono sicuramente. Attraverso lo schermo cadono alcune tensioni morali piuttosto che etiche quindi non mi sorprende che siano aumentati fenomeni del gioco d’azzardo online come anche il cyber bullismo”.

PressGiochi