29 Dicembre 2024 - 19:54

Sapar: tutelare il gioco pubblico per contrastare l’illegalità

Come afferma l’Associazione Sapar: “Nella relazione del Ministro dell’Interno al Parlamento sull’attività e sui risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia nel periodo compreso fra luglio e dicembre 2019, emerge…

20 Luglio 2020

Come afferma l’Associazione Sapar: “Nella relazione del Ministro dell’Interno al Parlamento sull’attività e sui risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia nel periodo compreso fra luglio e dicembre 2019, emerge la rinnovata capacità da parte della criminalità organizzata di intercettare ed estendere la propria influenza tentacolare sui settori potenzialmente più redditizi, da sempre nel mirino di queste organizzazioni. L’attività investigativa ha evidenziato come l’interesse della criminalità si sia maggiormente proiettato sul settore dei giochi, “le investigazioni degli ultimi anni restituiscono, in maniera evidente, il segnale di un allargamento delle prospettive, sempre capace di intercettare i settori potenzialmente più redditizi. Tra questi, si è imposto il settore dei giochi e delle scommesse, attorno al quale sono andati a polarizzarsi gli interessi di tutte le organizzazioni mafiose, in alcuni casi addirittura consorziandosi tra di loro”.

Un insieme di evidenze che segnalano l’espansione del mercato illecito del gioco favorita dal frastagliato quadro legislativo, che ha imposto su tutto il territorio una serie di ordinanze restrittive normate sulla spinta populista, che hanno espulso i presidi legali rappresentati dai luoghi fisici di gioco appartenenti al sistema regolamentato, lasciando ampi margini di manovra all’infiltrazione illegale, “considerando i volumi sempre crescenti della domanda era quindi scontato che accanto all’offerta del gioco regolare controllato dallo Stato, le consorterie puntassero a sviluppare una filiera parallela, utile sia ad ottenere un nuovo canale da cui ottenere alti profitti, sia per riciclare i capitali illegali. Stimare il giro d’affari del gioco illegale è difficile, anche perché ci troviamo di fronte a delle vere e proprie holding criminali, che operano su scala internazionale. Tracciare e quantificare, quindi, tutte queste movimentazioni diventa estremamente complicato. Il volume di giocate illegali, e quindi di profitti, è però rilevante”.

Nella relazione particolare importanza viene posta sull’attuazione di un piano di regolamentazione a livello comunitario che, attraverso una struttura normativa condivisa possa contrastare con efficacia il riciclaggio internazionale di modo da arginare conseguentemente la diffusione del gioco illegale, “ Una regolamentazione condivisa a livello europeo, finalizzata a bandire il gioco illegale in tutte le sue forme, avrebbe molteplici effetti positivi sotto il profilo della tutela dell’ordine pubblico, della sicurezza urbana, della salute e della collettività, della libertà di attività economica, della protezione delle fasce deboli di consumatori (tra cui i minori) e, non ultimo, sul piano della prevenzione delle ludopatie, fondamentale per contenerne i costi sociali, economici e psicologici derivanti dal gioco d’azzardo, specie se illegale. Un aspetto, quest’ultimo, che incide fortemente sulla vita del giocatore e dei suoi familiari. Chi gioca illegalmente è consapevole di far parte di una filiera illecita. Tuttavia gioca. E gioca senza rendersi pienamente conto, tra l’altro, che molto spesso il software del gioco è manomesso, cosicché le possibilità di vincita si riducono fino ad annullarsi. In tal senso, sarebbe utile avviare una campagna mediatica di sensibilizzazione verso i consumatori, che metta in evidenza tale criticità. Un impegno certamente per le istituzioni pubbliche, volte a garantire al cittadino l’esercizio di un gioco più responsabile, associato ad un contrasto deciso e determinato delle filiere criminali”.

Infine – conclude la Sapar –  la relazione esamina le conseguenze relative all’emergenza sanitaria legata al Covid-19 e all’attuale crisi socio-economica derivante, evidenziando il contesto di amplificata vulnerabilità per le attività del comparto del gioco legale, “In tale quadro, l’attuale grave crisi sanitaria si presenta per le organizzazioni criminali come una ‘opportunità per ampliare i propri affari, a partire dai settori economici già da tempo infiltrati, per estendersi anche a nuove tipologie di attività. Per quanto riguarda il comparto dei giochi e delle scommesse, con la sospensione delle attività di raccolta ‘fisica di gioco è stata registrata un’espansione della domanda nel comparto dei giochi online. Pertanto, è possibile ipotizzare che la criminalità, organizzata ed economica, possa ampliare la propria offerta nel settore in parola, attraverso piattaforme telematiche e siti di gioco non autorizzati. I risultati di diverse indagini svolte sul settore attestano come la criminalità organizzata si sia dotata di ‘strutture parallele’ con le quali esercita l’offerta illegale di giochi e scommesse”.

La lezione è chiara: il contrasto all’espansione dei fenomeni illeciti legati alla criminalità organizzata si realizza attraverso la tutela del settore del gioco pubblico.

 

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