Martedì 25 settembre alle 11,00 il Vice Presidente nazionale Eugenio Bernardi accompagnato dal socio Massimiliano Quadrelli, ha incontrato il Vicesindaco Dott.ssa Gloria Lisi e l’Assessore alle attività economiche Dott. Jamil
Martedì 25 settembre alle 11,00 il Vice Presidente nazionale Eugenio Bernardi accompagnato dal socio Massimiliano Quadrelli, ha incontrato il Vicesindaco Dott.ssa Gloria Lisi e l’Assessore alle attività economiche Dott. Jamil Sadegholvaad del Comune di Rimini, incontro richiesto dal Vice Presidente Sapar dopo le dichiarazioni stampa dello scorso agosto del Vice Sindaco Lisi: “Spegnere gli apparecchi nelle fasce orarie più a rischio per i giovani, favorendo inoltre il controllo da parte delle forze dell’ordine”.
L’incontro è stato molto cordiale e c’è stata piena disponibilità ad ascoltare le nostre argomentazioni.
La premessa iniziale del socio Quadrelli è stata far notare che l’eventuale adozione di orari non farebbe che spostare la domanda di gioco verso il “Casinò” di San Marino che dista 10 minuti di auto dal Comune di Rimini e fatto osservare che già ora oltre il 90% dei giocatori alla struttura dei Giochi del Titano è italiana…
Il Vice Presidente Bernardi rammenta agli amministratori comunali che “tale struttura rimane aperta sino alle 6 di mattina; pertanto l’eventuale introduzioni di limitazioni orarie devierebbe gli avventori italiani presso la struttura che offre giochi molto più avvincenti e quindi più appassionanti, aggravando eventuali fenomeni di gioco patologico.
Notizia di questi giorni è l’apertura di poker room negli alberghi 4 stelle della Repubblica di San Marino.
Quindi oltre al danno assisteremmo alla beffa di aumentar la spesa media dei giocatori italiani che finanzierebbe le casse erariale di uno Stato estero (ad oggi il gettito erariale prodotto dai giochi del Titano è di circa 10 milioni l’anno) mentre i giocatori, così detti, patologici verrebbero curati presso le strutture italiane.
Inoltre una città a vocazione turistica come Rimini si troverebbe nelle condizioni di non soddisfare neppure una parte della domanda di gioco richiesta dai numerosi turisti stranieri della Città che non potrebbero più usufruire di una forma di lecito divertimento presente in tutta Europa”.
Il Vice Presidente Eugenio Bernardi durante l’incontro ha fornito gli ultimi dati richiesti all’AUSL Romagna, (noti agli amministratori): per Rimini risultano in cura nel 2017 n.38 utenti ( su 156 totali comprendenti anche Ravenna, Forlì e Cesena) per il gioco d’azzardo in senso generale.
Sono stati consegnati i risultati dello studio 2017 del CNR di Pisa riguardanti l’ultima edizione della ricerca Ipsad sul gioco d’azzardo in Italia – Consumi_azzardo_2017 ai rappresentanti comunali, https://www.epid.ifc.cnr.it/images/downloads/Report/Gioco/Consumi_azzardo_2017.pdf
soffermandosi sul fatto che tale studio non individua nelle sole Awp e slot dei bar come unica causa delle Gap ma i veri pericoli sono il gioco on line. Sono state condivise le tesi che più il gioco è visibile e più fa da deterrente sociale verso i giocatori, i luoghi chiusi e con luci soffuse sono molto più incentivanti e pericolosi per i giocatori, perché essi perdono la cognizione tempo spazio.
Prosegue quindi Bernardi: “Continuando il confronto è stato sottolineato che tale provvedimento, qualora emanato, debba riguardare solo gli ambienti in cui sono installati gli apparecchi a vincita e a tal riguardo abbiamo ricevuto rassicurazioni che nel testo saranno esonerati gli apparecchi da intrattenimento comma 7 del 110 TULPS e sottocategorie AM1….AM6 nelle Sale giochi da intrattenimento.
E’ stato richiesto di applicare orari continuativi e non spezzati per le sale dedicate e al limite orari diversi per gli esercizi pubblici a seconda anche del periodo estivo o invernale, avendo cura di comprendere la grande potenzialità turistica del comune della riviera romagnola dove, soprattutto nel periodo estivo, gli orari sono piuttosto prolungati per ogni attività.
E’ stata proposta una fascia oraria di funzionamento degli apparecchi a vincita dalle 8.00 alle 24.00, ricordando la Convenzione Stato Regioni e la Circolare del Ministero dell’Interno che richiama tale accordo, andando così incontro alle diverse tipologie di esercizi commerciali, che dovranno sottostare a questo ulteriore dettame normativo (qualora introdotto), fortemente discriminante e che a nostro avviso colpisce solamente le due offerte di gioco mediante apparecchi, mentre esclude tutte le altre tipologie di giochi come gratta e vinci,10eLotto, Superenalotto e decine di lotterie istantanee “.
Il Vice Presidente Bernardi ha concluso ringraziando l’Amministrazione comunale per la disponibilità al dialogo e per aver saputo ascoltare le proposte rammentando che la SAPAR da oltre trent’anni organizza presso la Fiera di Rimini la manifestazione sul gioco a 360° a livello europeo ENADA PRIMAVERA.
“Siamo fiduciosi che una futura ed eventuale bozza che andrà al vaglio del Servizio Attività Produttive saprà far sintesi delle esigenze degli imprenditori del gioco legale e verrà sottoposta alla Sapar e ad altre associazioni per ulteriori osservazioni qualora non soddisfacenti” hanno dichiarato i rappresentanti del Comune di Rimini.
PressGiochi