Verrà votata questa mattina la mozione di sfiducia alla presidenza e alla vicepresidenza della Sapar. Il Consiglio Direttivo si riunirà in sessione straordinaria per discutere il futuro dell’associazione e se
Verrà votata questa mattina la mozione di sfiducia alla presidenza e alla vicepresidenza della Sapar.
Il Consiglio Direttivo si riunirà in sessione straordinaria per discutere il futuro dell’associazione e se sfiduciare o meno l’attuale presidente Raffaele Curcio. Presidente eletto da pochi mesi che, ricordiamo è al suo quarto mandato, al quale va riconosciuto sicuramente un ottimo lavoro svolto negli anni, ma non senza critiche. Anche se la votazione per il cambio dei vertici viene data quasi per certa dalla maggioranza dei consiglieri (l’hanno presentata 21 su 38), ci sarà da capire chi deciderà di candidarsi alla guida dell’associazione che riunisce il comparto di gestione italiano in una fase estremamente critica, nella quale la sopravvivenza di questo anello della filiera è messo seriamente a rischio.
Chissà se rivedremo tornare alla guida uno degli storici leader associativi di Sapar, o una figura nuova, magari istituzionale che possa rappresentare l’associazione anche presso gli organi governativi, o ancora meglio un giovane che possa dare un nuovo volto e nuovi progetti ad un’associazione che ha bisogno di lavorare sul ruolo del gestore studiando strategicamente un nuovo vestito per questa figura professionale.
Nel caso in cui oggi venisse confermata la sfiducia alla Presidenza e alla vicepresidenza, il Consiglio direttivo entro i prossimi 20 giorni dovrà tornare alle urne, e nel frattempo alla guida dell’associazione sarà chiamato il consigliere più anziano o il Presidente onorario, figura attualmente ricoperta da Lorenzo Musicco.
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