I tornei di poker non sono ripartiti con il piede giusto sia dal punto di vista gestionale (su questo punto torneremo in seguito) sia dal punto di vista organizzativo. Per
I tornei di poker non sono ripartiti con il piede giusto sia dal punto di vista gestionale (su questo punto torneremo in seguito) sia dal punto di vista organizzativo. Per la gestione del torneo hanno lavorato circa 35 dealer di cui solo 4 sono residenti nel territorio provinciale mentre gli altri 31 sono residenti in altre regioni o in stati esteri. Le condizioni lavorative e il trattamento economico dei dealer sono peggiorati. I turni di lavoro sono stati massacranti e senza interruzioni. Ai dealer non è stato consentito di fare le pause previste dalla legge. La pesantezza lavorativa ha provocato un malore ad un dealer. Il reclutamento dei dealer è avvenuto con modalità sbrigative. Non è dato sapere se ai dealer è stato fatto un contratto di lavoro subordinato o un contratto di lavoro autonomo o una collaborazione occasionale. Il trattamento economico dei dealer è stato fissato discrezionalmente dal gestore del torneo senza alcun riferimento ad un contratto collettivo di lavoro di settore.
Di fronte a questo stato di cose desolante che denota una concezione ottocentesca dei rapporti di lavoro della società Tilt Events che gestisce i tornei di poker, tutti i livelli di responsabilità amministrativa-gestionale e di controllo hanno il dovere di intervenire; non possono continuare a girarsi dall’altra parte e far finta che tutto vada bene.
Il Comune di Sanremo, titolare della concessione all’esercizio del gioco d’azzardo, ha il dovere di dare indirizzi ed esercitare controlli anche in ordine ai servizi affidati dalla Casino S.p.A. a imprese terze. Sarebbe importante, anche ai fini della legalità e della buona gestione, che il Comune di Sanremo indicasse il profilo professionale che devono avere gli Amministratori delle imprese terze e la loro decadenza dalla gestione anche nel caso di violazione della legislazione del lavoro. Il Comune di Sanremo dovrebbe inoltre dare direttive vincolanti alla Casino S.p.A. affinché il gestore dei tornei di poker assuma prioritariamente i dealer locali che da anni prestano la loro attività lavorativa nella casa da gioco e garantisca loro un trattamento economico e normativo dignitoso.
La Casino S.p.A. ha il dovere, non solo di chiedere al gestore dei tornei di poker di rispettare la legge in materia di lavoro e il contratto sottoscritto tra le parti ma anche di assumere le iniziative meglio viste per garantire il lavoro ai dealer locali.
La Casino S.p.A. può e deve estromettere dalla gestione dei servizi aziendali quelle imprese che non fanno bene il loro lavoro, che non rispettano la dignità e i diritti dei lavoratori, che creano continue tensioni nei lavoratori, che dimostrano dagli atti gestionali di non avere cultura della legalità.
La Direzione territoriale del lavoro, attraverso i servizi ispettivi, ha il dovere di verificare: 1) se i dealer assunti dal gestore dei tornei di poker sono a tutti gli effetti, tenuto conto delle nuove disposizioni di legge, lavoratori dipendenti e in caso affermativo assumere tutti i provvedimenti conseguenti; 2) se il trattamento economico e normativo applicato ai dealer non è corrispondente ai dettati della legge e in tal caso assumere tutti i provvedimenti sanzionatori conseguenti.
La scrivente, in considerazione dell’importanza delle questione evidenziate, chiede gentilmente al signor Sindaco, alle spettabile Società in indirizzo e alla Direzione territoriale del lavoro un incontro urgente separato e nello stesso tempo proclama lo stato di agitazione.
PressGiochi
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