Lunedì 2 febbraio (il 31 gennaio cade di sabato), come indicato nella Legge di Stabilità 2015, è il termine per la sanatoria dei centri scommesse non autorizzati. Ecco le condizioni da rispettare:
Lunedì 2 febbraio (il 31 gennaio cade di sabato), come indicato nella Legge di Stabilità 2015, è il termine per la sanatoria dei centri scommesse non autorizzati. Come stabilito, a decorrere dal 1º gennaio 2015 ai soggetti, attivi alla data del 30 ottobre 2014, che offrono scommesse con vincite in denaro in Italia, per conto proprio ovvero di soggetti terzi, anche esteri, senza essere collegati al totalizzatore nazionale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, in considerazione del fatto che, in tale caso, il giocatore è l’offerente e che il contratto di gioco è pertanto perfezionato in Italia e conseguentemente regolato secondo la legislazione nazionale, è consentito regolarizzare la propria posizione.
La sanatoria avviene mediante versamento di 10mila euro. Non vi sarà nessuna proroga, come precisato in una risposta fornita dall’Agenzia delle Dogane a quesiti formulati dagli operatori. La risposta chiude la porta a qualsiasi ipotesi di proroga ventilata nelle ultime ore tra gli emendamenti al decreto milleproroghe all’esame della Camera. Ai fini della sanatoria, il soggetto che vuole sanare la sua posizione deve versare l’imposta unica anche per il periodo dal 30 ottobre scorso al 31 dicembre 2014. La data di fine ottobre, spiega l’Agenzia rileva «al solo fine di individuare i soggetti che, attivi a quella data, possono beneficiare della regolarizzazione».
Le condizioni da rispettare sono le seguenti:
Con la risoluzione n. 1/E del 9 gennaio 2015, l’Agenzia delle Entrate ha predisposto il modello di dichiarazione di impegno ed il codice tributo 5381 da utilizzare per il pagamento dei 10.000 euro
Il codice tributo “5381”, che qualifica il pagamento, va riportato nella “Sezione Accise/Monopoli e altri versamenti non ammessi in compensazione” in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati”, del modello di pagamento. Gli altri spazi da riempire sono:
i campi “mese” e “anno di riferimento”, che corrispondono a quelli per cui si effettua il pagamento.
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