E’ polemica nel consiglio comunale di San Vito al Tagliamento, in provincia di Pordenone, in quanto l’amministrazione, come molte altre nel panorama nazionale ha inserito, su proposta dell’assessore allo sport
E’ polemica nel consiglio comunale di San Vito al Tagliamento, in provincia di Pordenone, in quanto l’amministrazione, come molte altre nel panorama nazionale ha inserito, su proposta dell’assessore allo sport Carlo Candido (Pd) ha deciso di inserire all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale un documento per protestare contro l’accordo FIGC-Intralot e “bloccare” la possibilità di giocare le partite della nazionale di calcio a 5 nel territorio comunale se la sponsorizzazione dovesse proseguire, ma secondo Iacopo Chiaruttini (FdI) lo steso comune avrebbe beneficiato dei fondi provenienti dal gioco , in particolare il lotto per recuperare il castello medievale di via Marconi, una cifra di ben sei miliardi di lire.
“Quella proposta di delibera mi sembra un’assurdità – ha dichiarato Chiaruttini – Dal mio punto di vista lo sponsor della Figc non incita al gioco: dà un contributo alla causa della nazionale. Allo stesso modo il gioco del Lotto ha aiutato molti Comuni. Proprio quello di San Vito, all’avvio dei lavori per recuperare il castello, ottenne 6 miliardi di lire dai proventi del Lotto.
“Anche il sindaco Antonio Di Bisceglie, in più occasioni, ha sottolineato che, quando era deputato, si impegnò per ottenere quei fondi derivanti dal gioco-conclude- Mi sembra assurdo presentare un simile documento in consiglio”.
PressGiochi
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