Il comando provinciale della Guardia di Finanza di Salerno sta eseguendo decine di arresti nei confronti di persone accusate di organizzare gioco d’azzardo on-line illegale in Italia e all’estero.A breve
Il comando provinciale della Guardia di Finanza di Salerno sta eseguendo decine di arresti nei confronti di persone accusate di organizzare gioco d’azzardo on-line illegale in Italia e all’estero.A breve verranno rivelati in una conferenza stampa i retroscena dell’Operazione Jamm Jamm della Guardia di Finanza di Salerno, diretta dalla Procura e dalla direzione Distrettuale antimafia contro l’azzardo. A quanto sembra sarebbero diverse le “misure cautelari coercitive”, i sequestri e le perquisizioni in tutta Italia. Colpita un’associazione a delinquere dedita alla raccolta illegale a distanza di gioco d’azzardo online sul territorio nazionale e all’estero.
SKS365: totale estraneità ai fatti, siamo parte lesa nell’operazione Jamm Jamm
Aggioramento ore 11,21 : Rivelati dalla Procura della Repubblica di Salerno i retroscena sulla maxioperazione denominata “Jamm Jamm”, colpita un’estesa organizzazione che gestiva interessi a livello internazionale. Semplicemente la lettura dell’elenco dei reati contestati offre un’idea della vastità dell’operazione di oggi, “ce n’è per tutti i gusti”: associazione per delinquere, esercizio abusivo di attività di organizzazione e raccolta a distanza di gioco d’azzardo online, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio, estorsione e violenza privata, esercizio abusivo della professione medica, frode informatica e accesso abusivo a sistema informatico, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, favoreggiamento e rivelazione di segreto d’ufficio.
“La Direzione distrettuale antimafia, su delega della procura- dichiara l’ufficio del Procuratore Corrado Lembo- nella mattinata odierna diramando l’ordine ai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno hanno eseguito 18 ordinanze di custodia cautelare (8 in carcere e 10 agli arresti domiciliari), disposte dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Salerno, nei confronti di un sodalizio criminale organizzato con sede operativa nell’agro nocerino sarnese, operante sul territorio nazionale ed in particolare, oltre che in Campania, nelle Regioni Basilicata e Calabria, dedito alla gestione e all’ amministrazione in generale dei giochi on-line con piattaforme illegali di siti web esteri abusivamente attive in Italia in assenza della prescritta autorizzazione dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato.
L’operazione di polizia è stata eseguita a seguito degli sviluppi di un’indagine coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica di Salerno – Direzione Distrettuale Antimafia e condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Salerno attraverso l’aliquota specializzata del Gruppo di Investigazione sulla Criminalità Organizzata – G.I.C.O. La complessa ed articolata organizzazione criminale è riconducibile ad una nota famiglia del salernitano. Il principale promotore, unitamente ai suoi fratelli, figli e familiari gestiva diverse piattaforme e canali ‘on-line’ per la raccolta delle scommesse clandestine e del poker su internet, creandone anche di proprie. A tal fine si è giovato di collaborazioni con altre organizzazioni operanti sul territorio nazionale quali quelle riconducibili a due fratelli di Potenza a e con soggetti contigui a cosche della ‘Ndrangheta calabrese, anche costoro raggiunti dai provvedimenti emessi dall’A.G. di Salerno”.
“Inoltre – continua la Procura – per sviluppare e imporre nella provincia di Salerno le proprie piattaforme di gioco si rivolgeva e si associava a personaggi affiliati a clan camorristici del nocerino e della zona della valle dell’Irno, nonché a pluripregiudicati con provata esperienza nel settore dei giochi on-line. I siti di gioco erano alterati in modo da rendere impossibile per il giocatore effettuare vincite apprezzabili. La rete dei punti gioco nella provincia di Salerno coinvolgeva esercizi commerciali di Pagani, Mercato San Severino, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, San Marzano sul Sarno, San Valentino Torio e Sant’Egidio del Monte Albino.
Le operazioni hanno interessato anche soggetti residenti a Potenza, Cirò Marina e Favara, nonché uno già detenuto a Frosinone, con la collaborazione dei Nuclei di polizia tributaria della Guardia di finanza di Potenza, Crotone ed Agrigento. Le proiezioni internazionali dell’organizzazione spaziavano dal Canada al Regno Unito, da Malta al Montenegro.
Per l’attuazione dei fini illeciti dell’organizzazione i soggetti hanno ottenuto supporto da diversi esercenti commerciali che ‘ospitavano’ le illeciti piattaforme di gioco e di raccolta delle scommesse al fine di renderle fruibili al pubblico agevolando così il proposito delittuoso dell’organizzazione e assicurando cospicui profitti illeciti. La famiglia in questione impiegava tali profitti, oltre che per continuare ad alimentare il programma delittuoso, anche per investimenti commerciali. In particolare è stato accertata la riconducibilità e la presenza di investimenti illeciti nel disco bar “Jamm Jamm”, oggetto di sequestro da parte del Tribunale di Salerno. Oltre all’ arresto dei principali componenti dell’organizzazione criminale ed ai sequestri dei beni oggetto di reinvestimento e di quelli con i quali venivano perpetrati i reati contestati, sono state eseguite complessivamente 59 perquisizioni finalizzate alla ricerca di ulteriori elementi investigativi a carico degli altri indagati a piede libero”.
“In totale- concludono- gli indagati sono 64, dei quali 57 sono accusati di associazione per delinquere finalizzata all’esercizio abusivo di attività di organizzazione e raccolta a distanza del gioco on line mentre altri rispondono di diversi reati scopo: oltre all’abusiva attività di organizzazione di gioco online sono contestate ipotesi di estorsione, riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori, frode informatica, accesso abusivo a sistema informatico, falsità, violenza privata, abusivo esercizio di una professione sanitaria, favoreggiamento personale e rivelazione di segreto d’ufficio. Nell’ambito dell’operazione sono state sottoposte a sequestro 23 attività commerciali – tra cui uno studio dentistico abusivo – e beni mobili registrati.
Sono stati anche posti sotto sequestro ed oscurati 11 siti internet illegali, avvalendosi degli specialisti del Nucleo speciale frodi tecnologiche della Guardia di finanza, con sede a Roma. L’ operazione si inserisce nel quadro delle attività di tutela della sicurezza economico-finanziaria del territorio e del contrasto alle fonti di arricchimento illecito delle organizzazioni criminali”.
Questo l’elenco dei siti oscurati:
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