Un massimo di dodici mesi per lasciare il centro storico e i suoi dintorni. È il tempo che tre sale da gioco di Rubiera avranno per abbandonare le loro attuali
Un massimo di dodici mesi per lasciare il centro storico e i suoi dintorni. È il tempo che tre sale da gioco di Rubiera avranno per abbandonare le loro attuali sedi nell’abitato principale del paese, perché situate a meno di 500 metri dai cosiddetti “punti sensibili”, come scuole e strutture sanitarie.
Il Comune di Rubiera ha inviato ai gestori le comunicazioni in questo senso. Ora le sale gioco, attrezzate anche per le scommesse elettroniche, hanno sei mesi per chiudere o spostare l’attività in un’altra zona, dove non esistano vincoli legati ai “punti sensibili”. Le sale che entro il termine fissato, il 20 febbraio 2019, avranno presentato la documentazione per un trasferimento della sede, potranno godere di altri sei mesi di proroga. Tradotto. Chi chiuderà, dovrà interrompere l’attività entro il 20 febbraio 2019, visto che l’avviso ha come data protocollata il 20 agosto 2018. Chi traslocherà altrove avrà un anno di tempo da oggi per completare il passaggio e abbandonare l’attuale sistemazione.
Il Comune di Rubiera è arrivato a questo provvedimento dopo un lungo iter. Prima di tutto è stata completata la mappatura del territorio e dei luoghi sensibili presenti nell’intero Comune; a seguire sono stati effettuati controlli e approfondimenti assortiti e ora è partito l’avviso della futura chiusura. La legge prevede infatti che le sale da gioco non debbano essere a meno di 500 metri da ognuno dei punti sensibili stabiliti dalla mappatura, oggi pubblicata sul sito internet del Comune. Nel centro del paese, incrociando le circonferenze dei vari punti, non vi è margine di manovra e nessuna sala gioco ha lo spazio operativo richiesto. In questo modo, nessuna nuova struttura di questo genere potrà essere aperta e anzi le tre esistenti dovranno appunto trasferirsi. Il provvedimento del Comune impone queste chiusure, ma i gestori delle sale da gioco potrebbero opporre ricorso, avviando una battaglia legale con tempi ed esiti difficili ad oggi da stabilire. Il discorso è valido solo per le strutture interamente dedicate al gioco elettronico e online, con slot machine e possibilità di scommettere. Diversa è invece la questione per tutti i locali, come bar e tabaccherie, che ospitino slot machine, ma che non siano interamente dedicati al gioco di azzardo. In questo caso il criterio è quello della concessione attualmente in essere, quasi sicuramente stipulata prima che entrasse in vigore la legge sui 500 metri di distanza.Sino alla scadenza di queste concessioni, perfettamente valide, i titolari di questi esercizi potranno continuare a mantenere i giochi elettronici attualmente esistenti. Quando la concessione dovrà essere rinnovata, si aprirà invece una nuova partita in cui incideranno le modifiche legislative in materia.
PressGiochi