04 Gennaio 2025 - 13:20

Rovigo. Il M5S denuncia: “Ancora inattuata azione dei 19 comuni del Basso Polesine contro il gioco d’azzardo”

A che punto siamo nella lotta alla ludopatia, ossia alla dipendenza da gioco? Se lo domanda il Movimento 5 Stelle di Porto Tolle, guidato dal capogruppo in consiglio comunale Verona

21 Aprile 2016

A che punto siamo nella lotta alla ludopatia, ossia alla dipendenza da gioco? Se lo domanda il Movimento 5 Stelle di Porto Tolle, guidato dal capogruppo in consiglio comunale Verona De Stefani, che chiede all’amministrazione comunale in provincia di Rovigo se le azioni annunciate per limitare almeno gli orari di apertura delle sale giochi e Vlt abbiano dato qualche frutto.

“Sono trascorsi già tre mesi – spiega Veronica De Stefani –  dal consiglio comunale del 29 dicembre, nel corso del quale all’unanimità i consiglieri di Porto Tolle votavano il ‘Documento per il contenimento dei problemi azzardo-correlati nei comuni del Basso Polesine’ redatto dalla Conferenza dei sindaci Ulss 19”.

Un documento dal quale emergevano con evidenza le situazioni di assoluta emergenza nella quale versano molti giovani del Basso Polesine. “In occasione di questo consiglio comunale – spiega la nota dei Cinque Stelle – l’assessore alle Politiche sociali Leonarda Ielasi aveva informato che entro fine gennaio 2016 il Comune di Porto Tolle, assieme ad altri Comuni della conferenza dei Sindaci (Porto Viro, Taglio di Po, Rosolina, Loreo), si sarebbe attivato per redigere un regolamento che limitasse almeno gli orari di apertura delle sale Vlt e di gioco d’azzardo in tutti gli altri luoghi pubblici”.

Partendo da questa premessa il Movimento 5 Stelle di Porto Tolle ha depositato in questi giorni un interrogazione a risposta orale dove tra i vari punti si chiedono aggiornamenti sulla predisposizione del regolamento.

“Si chiede – prosegue poi la nota di Veronica De Stefani – in merito alla petizione popolare promossa a partire dal 29 novembre 2015, dall’assessore Ielasi, con la quale l’amministrazione comunale di Porto Tolle ha manifestato la volontà di lanciare un forte segnale contro il gioco d’azzardo, quante firme siano state raccolte, se siano state consegnate al questore, al prefetto di Rovigo e al presidente della Regione Veneto e quali risultati, ad oggi, la raccolta firme abbia prodotto nel contrasto al gioco d’azzardo”.

“Chiediamo – è la conclusione della nota – che l’interrogazione venga discussa nel prossimo consiglio comunale, considerata l’importante tematica sociale e alla luce dei risultati pubblicati in questi giorni in merito alla forte presenza di slot e videopoker nei locali pubblici che vede il Comune di Porto Tolle con un indice di gioco d’azzardo pari a 18,14 locali ogni 10mila abitanti, quarto Comune nella provincia con il tasso più alto”.

PressGiochi