A quindici giorni dalla scadenza ufficiale del bando del comune di Roveredo nessuno si è fatto avanti. La proposta dell’amministrazione era stata quella di concedere un contributo di 1.000 euro
A quindici giorni dalla scadenza ufficiale del bando del comune di Roveredo nessuno si è fatto avanti. La proposta dell’amministrazione era stata quella di concedere un contributo di 1.000 euro a chi si impegnava ad eliminare le slot machine dal proprio locale entro fine anno e a non installarne di nuove per il successivo quinquennio.
Ma sembra proprio che nessuno sia stato interessato. Non ne è affatto sorpresa la consigliere regionale del Gruppo Misto Mara Piccin, secondo la quale la misura adottata “non è efficace nel contesto normativo nella quale è inserita”. La legge sul contrasto del gioco d’azzardo patologico approvata in Regione Friuli non prevede un meccanismo permanente di premialità per gli esercenti che dicano no alle “macchinette”.
“Servirebbe – come da me proposto – un aumento permanente dell’Irap per i locali con le slot e una riduzione triennale per coloro i quali le togliessero”.
“È evidente – ha concluso Piccin – che il reale contrasto del gioco d’azzardo non è nell’interesse di questa maggioranza in quanto l’atteggiamento del ‘dico ma non faccio’ garantisce alla Giunta Serracchiani l’appoggio della potente lobby delle macchinette, tanto che il presidente Renzi, nella legge di Stabilità, ha inserito un bando da 500 milioni di euro per altre 22mila sale gioco in Italia”.
PressGiochi
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