“Le misure previste sul gioco d’azzardo nel Decreto dignità sono blande. Ci vuole un’azione più decisa su videolottery e slot machine, che mandano in rovina migliaia di persone. Con una
“Le misure previste sul gioco d’azzardo nel Decreto dignità sono blande. Ci vuole un’azione più decisa su videolottery e slot machine, che mandano in rovina migliaia di persone. Con una serie di emendamenti, presentati all’articolo 9, tentiamo di rendere la norma più stringente, aumentando l’area di vigilanza su un tema a forte rischio sociale”.
Questo il commento di Michela Rostan, vicepresidente della Commissione Affari sociali, e sottoscritto dai deputati di Liberi e Uguali in seguito al proprio emendamento al Decreto Dignità che prevede” il divieto di collocare apparecchi per il gioco d’azzardo lecito a meno di cinquecento metri da scuole, strutture residenziali o semi residenziali operanti nel settore sanitario o socio-assistenziale, luoghi di culto, caserme, centri di aggregazione giovanile e centri per anziani, e bancomat”. Tra le altre proposte emendative della deputata Rostan: la definizione di una campagna di comunicazione televisiva volta a sensibilizzare i cittadini, con uno stanziamento di un milione di euro; la cancellazione del termine Ludopatia riferendosi invece alla patologia da gioco d’azzardo, e un limite giornaliero per l’apertura di sale che non superi le otto ore.
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