“Dal 1° gennaio 2021 ogni ambulante ha dovuto dotarsi di un registratore telematico nuovo per l’invio dei corrispettivi giornalieri l’adeguamento alla lotteria degli scontrini”
“La pandemia in corso ha colpito duramente il settore delle attività di commercio su aree pubbliche, che conta 176 mila imprese con circa 400 mila addetti. Si tratta di imprese non strutturate sul piano economico che hanno enormi difficoltà a sopravvivere a chiusure e prescrizioni prolungate”.
Ad affermarlo in una interrogazione presentata al Mef e al Mise è l’on. Roberto Rosso di Fi che scrive: “Secondo l’allarme lanciato da Fiva-Confcommercio, federazione italiana dei venditori ambulanti, 60 mila imprese del settore ambulante rischiano la chiusura, con inevitabili ricadute sulle famiglie e sui consumatori che non avranno più un servizio utile e di prossimità che questa tipologia di vendita ha sempre assicurato in tutte le città; secondo i dati diffusi dall’Ufficio studi di Confcommercio, l’effetto combinato del Covid-19 e del crollo dei consumi del 10,8 per cento (pari a una perdita di circa 120 miliardi di euro rispetto al 2019) porterà alla chiusura definitiva dell’11,8 per cento delle imprese del settore ambulante; a livello territoriale le rappresentanze associative di settore già dall’aprile 2020 hanno proposto manifestazioni e avviato incontri con le istituzioni e cittadini per evidenziare le crescenti difficoltà in cui si sta operando. A Torino, che da sola conta 42 mercati giornalieri, sigle come Ubat, Goia, Aapicast operano costantemente in questo senso, sottolineando la funzione sociale e di presidio del territorio che svolge il commercio ambulante.
Al 31 dicembre 2020 sono scadute le autorizzazioni al commercio; le imprese di settore hanno dovuto rateizzare i debiti accumulatisi per poter avere la regolarità contributiva necessaria al rinnovo; dal 1° gennaio 2021 ogni ambulante ha dovuto dotarsi di un registratore telematico nuovo per l’invio dei corrispettivi giornalieri l’adeguamento alla lotteria degli scontrini; alcuni interventi in materia di ristori e, da ultimo, le misure in favore delle partite Iva devono essere ulteriormente implementate; recentemente sono state dettate disposizioni per i titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l’utilizzazione temporanea del suolo pubblico per l’esercizio del commercio su aree pubbliche, con particolare riferimento al versamento della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (Tosap) e del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (Cosap)”.
Rosso ha quindi chiesto ai Ministeri di opportuno adottare iniziative per prevedere adeguate e specifiche misure per la ripresa del settore del commercio ambulante, che consentano di riorganizzare l’attività dell’intero settore e stimolare la domanda da parte della clientela, a cominciare dalla proroga delle autorizzazioni al commercio.
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