Rossi (PD): “Chi dice che in Piemonte non si può giocare dice una balla, su occupazione scostamenti di poche decine”

“Siamo di fronte a un settore floridissimo. Chi dice che in Piemonte non si può giocare o è vietato giocare, dice una “balla”, dice una bugia, perché in Piemonte, soltanto con il gioco fisico, si giocano 4 miliardi e mezzo di euro nel 2019. Per cui, non c’è nessuna proibizione.

Semplicemente c’è stata una contrazione dovuta a una limitazione dell’offerta, in un gioco che resta lecito, legittimo e libero, anche in questa regione. Questo calo dell’offerta, e quindi della domanda, se ci fosse stata una domanda spontanea, avrebbe fatto registrare un incremento dell’on line, come ci hanno spiegato, invece non è successo. Non è successo perché quella domanda era legata a un eccesso di offerta”.

Così Domenico Rossi consigliere del PD in Regione Piemonte durante la relazione della Giunta sulla clausola valutativa della legge regionale sul gioco d’azzardo tenuta presso le commissioni competenti lo scorso gennaio.

“Abbiamo diminuito l’offerta- continua Rossi -, abbiamo diminuito la domanda, con tutti i vantaggi sociali che ci sono stati elencati e che non ripeterò (meno giocatori, meno richieste di persone che ricorrono ai servizi sulle dipendenze, meno perdite). C’è un elemento del “meno perdite” che non è stato toccato, secondo me importante, anche per chi è attento ai temi economici. Ho fatto due conti e – guardate – quei soldi risparmiati dal 2016 al 2019 sono più di 500 milioni di euro risparmiati e non persi. Un po’ sono risparmi, un po’ sono famiglie che non si sono indebitate e un po’ sono famiglie che non si sono rovinate, ma sono anche soldi che magari, anzi, buona parte, saranno stati spesi in altri settori economici.

La gente avrà comprato altre cose e questo ha generato dell’economia; economia altrettanto buona, o migliore in alcuni casi, perché non voglio demonizzare l’economia del gioco, che resta florida in Piemonte. Resta florida, dobbiamo dirlo: infatti non è un caso che anche sull’occupazione, al di là delle migliaia di persone che abbiamo sentito denunciare in questi anni, ci siano scostamenti di poche decine. Questa, secondo me, è una considerazione di cui dobbiamo tenere presente e a mente nella discussione.”

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