Con una spesa di poco inferiore ai 500 milioni di euro nel 2015 la ludopatia anche in Basilicata è un fenomeno sempre più preoccupante specie per il coinvolgimento di giovanissimi.
Con una spesa di poco inferiore ai 500 milioni di euro nel 2015 la ludopatia anche in Basilicata è un fenomeno sempre più preoccupante specie per il coinvolgimento di giovanissimi.
Così Angelo Rosella, segretario regionale Italia dei Valori Basilicata.
“In proposito, i dati della recente ricerca del CNR considerano circa il 20% di giovani coinvolti nel gioco d’azzardo, con una particolare pericolosità di quello online che sfugge al controllo degli adulti. Pur essendosi registrato nel 2016 un calo del numero dei giovani tra i 15 e i 19 anni che giocano d’azzardo, passati dal 47% negli anni 2009-2011 a meno del 40%, pari a circa un milione di adolescenti, calo che mostra la validità delle azioni di prevenzione messe in campo, non si deve abbassare la guardia anche perché dei ragazzi che giocano molti sono minorenni.
Le cifre della ricerca Cnr restano comunque importanti, considerato tra l’altro che per i minorenni il gioco d’azzardo è illegale, e si legano all’estrema facilità con cui i giovanissimi riescono a entrare in contatto con i luoghi adibiti. Tra i giochi scelti dagli adolescenti troviamo in prima posizione i meno dispendiosi Gratta&Vinci, preferiti anche dalle ragazze, seguiti da scommesse sportive, Bingo, Totocalcio, Lotto, New slot machine/Vlt (Video lottery terminal) e casinò on line.
Focalizzando l’attenzione sui luoghi frequentati, il 37% dei giovani giocatori riferisce di aver giocato presso bar/tabacchi e una quota analoga da casa, in entrambi i casi con preferenza soprattutto delle femmine (rispettivamente 41% e 43% contro 34% e 33% dei ragazzi). Il 29% ha giocato presso le sale scommesse e l’11% nelle sale giochi, luoghi questi frequentati soprattutto dai maschi (42% e 13% contro 6% e 7% delle ragazze)”.
Resta alta l’attenzione per il gioco d’azzardo via web, praticato in solitudine e senza il controllo degli adulti. Ha coinvolto il 20% dei giocatori, per un totale di circa 200 mila studenti tra i quali troviamo la maggioranza di quelli con comportamento di gioco problematico (il 63%), una quota significativa di quelli a rischio (il 31%) e una percentuale molto inferiore dei cosiddetti giocatori sociali o non problematici (il 13%). Le New slot machine/Vlt e il Poker texano sono i giochi considerati più rischiosi in assoluto: oltre il 50% degli studenti ritiene che giocarci spesso possa causare problemi dal punto di vista economico. Le scommesse sportive detengono il secondo posto nella percezione del rischio, mentre il 20-24% di studenti attribuiscono un grado elevato di rischio a Gratta&Vinci, al Lotto e alle scommesse sportive.
Si registra anche un calo dei giocatori con un profilo di gioco definibile a rischio e problematico: i primi sono passati dal 14-15% degli anni 2009-2010 all’11% nel 2016, mentre negli stessi anni i problematici sono scesi dal 9% all’8%.
“Il 58% dei giovani giocatori nell’ultimo anno ha giocato non più di una volta al mese, il 24% meno di una volta a settimana, il 7% con ancora maggiore assiduità. A essere coinvolti sono maggiormente i maschi, 50% contro il 30% delle coetanee, e le prevalenze in entrambi i generi crescono progressivamente con l’età, passando dal 34% dei 15enni al 40% dei 17enni, fino al 47% dei 19enni.
Italia dei valori ha promosso una pdl sottoscritta dai cittadini e depositata in Parlamento che prevede il divieto assoluto dell’organizzazione dell’azzardo. In Basilicata sono state raccolte circa 3mila firme attraverso i numerosi banchetti realizzati nei due capoluoghi e in centri piccoli e grandi del Potentino e del Materano. Ma lo Stato non la prende in considerazione perché non vuole privarsi della misera tassa sulla disperazione che da esso ricava, avendo negli ultimi vent’anni tutti i governi aumentato il numero dei giochi e delle scommesse legalizzate. Le entrate, però, sono abbondantemente compensate dalle spese sociali, restando in piedi la distruzione delle persone e in particolare dei giovani”.
PressGiochi