La compagine di Di Francesco, che in questo avvio di stagione ha alternato prestazioni entusiasmanti a tracolli clamorosi, dovrà misurarsi, nel prossimo turno di Champions League, con il Real Madrid
La compagine di Di Francesco, che in questo avvio di stagione ha alternato prestazioni entusiasmanti a tracolli clamorosi, dovrà misurarsi, nel prossimo turno di Champions League, con il Real Madrid che, forte dei suoi tre trionfi consecutivi nella massima competizione europea per club, vuole confermare l’egemonia nel continente anche in questa stagione.
I Giallorossi sono reduci da una prima parte di campionato in cui a mancare è stata principalmente la costanza: alle convincenti vittorie contro Frosinone, Sampdoria e Lazio, in cui la Roma ha espresso un gioco convincente in cui la mano del tecnico ex Sassuolo è parsa evidente, sono seguite spesso sconfitte impronosticabili, contro formazioni nettamente inferiori come Spal e Bologna, dove sfortuna e idee confuse sono state fatali per l’undici capitolino.
Ben diversa è stata la situazione finora in Champions: dopo la brutta figura rimediata al Bernabeu, infatti, i Giallorossi hanno ritrovato la propria dimensione europea, battendo in scioltezza le non insuperabili formazioni del Viktoria Plzen e del CSKA Mosca e garantendosi il passaggio del turno.
Il DNA da Champion’s della formazione di Di Francesco è parso evidente specialmente in alcuni giocatori, primo fra tutti Edin Džeko: il bosniaco sembra avere una particolare predilezione per la competizione continentale e, dopo aver trovato continuità in campionato già dalla scorsa stagione, sta andando a segno con grande continuità anche in Europa, con cinque gol in quattro partite, tanto da attirare l’attenzione proprio dei Blancos, alla ricerca di una prima punta di peso, alta e in grado di far salire la squadra spalle alla porta.
L’ex Manchester City, che per sua stessa ammissione nella Capitale è cresciuto sia tatticamente che caratterialmente, ha già fatto sapere che alla Roma lui e la moglie stanno benissimo, anche se il Real Madrid ha un fascino a cui ben pochi calciatori sanno resistere; l’indiscrezione di un interesse del club madrileno per l’attaccante è trapelata dalla Bosnia, vedremo se si rivelerà fondata o meno.
Per un campione che potrebbe cedere alle lusinghe spagnole, ce n’è stato un altro che, invece, ha resistito al richiamo del denaro e dei titoli, diventando un’istituzione del club capitolino: Francesco Totti, infatti, più volte nel corso della carriera è stato accostato al Real Madrid, ma ha sempre dichiarato fedeltà alla Roma; proprio in occasione della sfida dell’Olimpico contro i Blancos, verrà celebrato il suo ingresso nella hall of fame giallorossa, con una piccola cerimonia davanti ad un pubblico in adorazione; Totti affiancherà, così, mostri sacri come Aldair, Falcao e Batistuta.
Dopo un avvio di stagione deludente, che ha fatto storcere il naso ai tifosi, in casa Real Madrid il presidente Florentino Perez ha optato per l’esonero dell’ex CT della selezione spagnola, Lopetegui, rimpiazzandolo con Santiago Solari, uomo madridista per eccellenza e una delle icone dei Galacticos dei primi anni Duemila; il tecnico, promosso dal Castilla, la formazione B dei Blancos, sembra aver ridato motivazioni ad un ambiente forse troppo appagato dai successi degli ultimi anni, tanto da guadagnarsi il prolungamento del contratto, in scadenza a fine stagione, per altri due anni.
Proprio come Zidane, Solari conosce bene l’ambiente del Real, dirigenza e spogliatoio compresi, e spera di ripetere ciò che il tecnico francese ha fatto nelle passate stagioni: arrivato tra lo scetticismo generale, infatti, Zizou ha saputo trasformare una squadra allo sbando in una compagine vincente, dando molta importanza e voce ai senatori, Sergio Ramos tra tutti.
Il difensore goleador, infatti, ha da sempre un peso elevatissimo all’interno degli equilibri della squadra e la sua opinione è molto rispettata nell’ambiente: gli allenatori che lo hanno capito hanno sempre fatto bene, al contrario di chi ha cercato, negli anni, di usare più polso e che ha sempre finito per mancare gli obiettivi stagionali.
Tra le due formazioni ci sono diversi precedenti, con il bilancio che pende dalla parte dei Blancos, forti di una tradizione favorevole nei confronti dei Giallorossi ai gironi, dove ha vinto quattro dei sei match dal 2000 ad oggi.
Più equilibrata è la situazione nella fase ad eliminazione, con due vittorie a testa nelle quattro gare disputate, che sono valse una volta il passaggio del turno per la Roma, nel 2008, e una per il Real, nel 2016.
Tutti i siti di scommesse migliori sembrano dare maggiore credito ai tredici volte campioni d’Europa, con la formazione spagnola favorita su quella italiana: quest’ultima, nonostante giochi in casa, è quotata generalmente poco meno che 4, mentre il Real Madrid si attesta attorno all’1,90 circa.
A questa partita, le due squadre arrivano in un discreto periodo di forma, specialmente per quanto riguarda il Real Madrid, reduce da due vittorie di fila nella Liga.
D’altro canto i Giallorossi, grazie alla doppia vittoria contro il CSKA e al passo falso delle Merengues proprio contro la formazione russa, nel girone sono secondi solamente per differenza reti, avendo gli stessi punti dei madrilisti; all’andata, gli spagnoli si imposero con un perentorio 3-0, annichilendo una Roma timida e confusionaria, vedremo se la vena realizzativa di Džeko e la spinta dell’Olimpico sapranno ribaltare i pronostici.
PressGiochi