10 Gennaio 2025 - 10:02

Roma: il Campidoglio recepisce legge regionale, il distanziometro sale a 500 metri

Nuovo giro di vite sulle sale slot e il gioco d’azzardo. Sulle distanze dai luoghi sensibili, in particolare, che diventano ancora più limitanti per chi vuole aprire nuove attività: 500

29 Aprile 2019

Nuovo giro di vite sulle sale slot e il gioco d’azzardo. Sulle distanze dai luoghi sensibili, in particolare, che diventano ancora più limitanti per chi vuole aprire nuove attività: 500 metri, e non 350, dai luoghi ritenuti sensibili come scuole, ospedali, chiese, centri giovani e così via.

 

La novità, discussa venerdì in commissione Commercio, segue le disposizioni della nuova legge regionale che appunto – tra le altre prescrizioni – introduce un «distanziometro» più stringente di quello attualmente previsto nel regolamento del Campidoglio, che prevede una distanza minima di 350 metri dai luoghi sensibili all’interno dell’anello ferroviario, dove cioè si concentrato più realtà da tutelare, e di almeno 500 al di fuori.

 

«Diciamo che, alla luce della nuova normativa (della Regione, ndr), siamo un po’ costretti ad adeguare anche il nostro testo, che prevede specifiche limitazioni anche per quanto riguarda orari di apertura e pubblicità dei locali – ha spiegato presentando la proposta di modifica al regolamento la vicepresidente M5S della commissione Commercio, Sara Seccia -: però lo facciamo ben volentieri, nostro obiettivo resta contenere un comparto che agisce anche sulla salute delle persone».

Il regolamento comunale sul gioco d’azzardo, approvato nel 2017 dalla maggioranza grillina, prevedeva infatti tutta una serie di norme che, oltre alle distanze, riguardavano anche molti altri aspetti. Per esempio, il divieto di installare sportelli bancomat all’interno dei locali. Oppure, limiti di orario per new slot e videolottery: il gioco è possibile dalle 10 alle 14 e dalle 18 alle 22, mentre è interdetto nei giorni festivi. Un impianto normativo, che ha già retto davanti al Tar, contro il quale si sono rivolti – invano – molti gestori, il cui ricorso è stato infatti respinto.

 

Le nuove regole sulle distanze si intendono, chiaramente, per le attività di prossima apertura e non per quelle già esistenti che, comunque, restano tantissime: 294 sale e più di 50mila slot machine, pari a oltre il 12 per cento di quelle presenti in tutto il Paese.

La proposta di modifica presentata in commissione ora dovrà passare al vaglio dei vari uffici e poi sarà discussa in assemblea capitolina: «Non ci aspettiamo intoppi – osserva Seccia –. Sul punto delle distanze abbiamo già chiesto il parere dell’avvocatura capitolina, quindi le modifiche al regolamento non saranno un problema».

 

 

PressGiochi