28 Dicembre 2024 - 13:27

Roma: anche la Comm. Commercio approva regolamento sale giochi

Via libera della commissione capitolina al Commercio al ”Regolamento sale da gioco e giochi leciti”, una delibera di iniziativa consiliare a prima firma di Maria Agnese Catini (M5S), presidente della

13 Gennaio 2017

Via libera della commissione capitolina al Commercio al ”Regolamento sale da gioco e giochi leciti”, una delibera di iniziativa consiliare a prima firma di Maria Agnese Catini (M5S), presidente della commissione Politiche sociali, dove il testo è già passato lo scorso 10 gennaio, e di altri consiglieri della maggioranza.

 

Dopo il parere favorevole della Commercio – con cinque voti a favore, due astenuti e due non votanti – il testo andrà in Assemblea capitolina e, una volta approvato, sarà il primo regolamento di Roma Capitale sul tema delle sale giochi. Un fenomeno che anche secondo il presidente della commissione, Andrea Coia (M5S) ha bisogno di regole sulle distanze delle sale dai luoghi sensibili e limiti orari precisi. Abbiamo voluto dare una impronta politica- ha aggiunto- perché riteniamo che il fenomeno della ludopatia vada combattuto.

 

Tra i punti salienti del regolamento, la distanza minima di 500 metri da luoghi sensibili come chiese, scuole, ospedali, università, giardini, parchi pubblici, spiagge e aree sportive e di 200 metri da uffici postali e sportelli bancomat.

L’intera area del Centro storico e le aree pedonali saranno off limits. Saranno introdotti poi i limiti orari per il funzionamento di slot machine e videolottery, possibile solo tra le 10 e le 14 e tra le 18 e le 22.

 

Vietato, infine, pubblicizzare l’apertura o l’esercizio delle sale da gioco.

“Gli operatori avranno tre anni di tempo per adeguarsi”, ha specificato Coia, che ha deciso di non accogliere l’osservazione arrivata da dipartimento Sviluppo economico che “chiedeva di non inserire la prescrizione dei 500 metri. Ci ha chiesto delle integrazioni- ha spiegato Coia- e ne abbiamo accolte la quasi totalità, a esclusione di questa, che a nostro avviso va normata perché non esiste un quadro di riferimento regionale e nazionale”.

 

 

Cinque i voti favorevoli, mentre ad astenersi sono stati i consiglieri Fdi Andrea De Priamo e Rachele Mussolini (Lista civica Con Giorgia) che hanno portato in commissione una proposta di Linee guida per il settore.

“Abbiamo deciso di astenerci perché ci sembra un argomento importante. Nel nostro testo abbiamo stabilito la distanza non a 500 metri, ma a mille – ha spiegato De Priamo – e il divieto di aprire sale gioco negli edifici a residenza civile. In più, prevediamo l’obbligo di un autotest dei giocatori sulla propria inclinazione al gioco”.

Ma se la commissione ha accolto l’idea dell’autotest proponendo un emendamento da portare in Aula per inserirla, tuttavia ha votato contro la proposta di Fdi (mentre la pentastellata Sara Seccia si é astenuta). “La commissione Politiche sociali invece si è astenuta- ha detto De Priamo- registriamo una discrepanza di posizioni nella maggioranza. In ogni caso, porteremo in Aula il nostro testo”.

 

Hanno deciso invece di non votare Orlando Corsetti (Pd) e Davide Bordoni (capogruppo Forza Italia), secondo il quale “non c’e’ il parere favorevole del dipartimento”.

 

 

Presente in commissione anche una rappresentanza dell’Associazione concessionari apparecchi da intrattenimento, secondo la quale il Regolamento può avere un effetto sociale devastante in termini di occupazione. Perché oggi a Roma sono presenti circa 700 esercizi specializzati e 3.300 esercizi che hanno apparecchi da gioco legale. Di fatto, questo testo espelle il gioco legale dalla città con l’effetto di creare zone a luci rosse e diffusione del gioco illegale. Molte iniziative prese in questo senso in altre Regioni o Comuni- hanno detto i rappresentanti dell’associazione- sono al vaglio della Giustizia amministrativa. Vi invitiamo a soprassedere e a confrontarvi con gli operatori”.

 

PressGiochi