23 Novembre 2024 - 11:25

Rizzetto vs Rodano: l’on. di FdI contesta l’incarico dell’ex dirigente ADM nel team di Playtech

L’onorevole Walter Rizzetto, oggi appartenente al gruppo di Fratelli d’Italia, ha depositato presso la Camera dei Deputati una interrogazione al Mef e al Ministero per la semplificazione e la PA

10 Novembre 2017

L’onorevole Walter Rizzetto, oggi appartenente al gruppo di Fratelli d’Italia, ha depositato presso la Camera dei Deputati una interrogazione al Mef e al Ministero per la semplificazione e la PA nella quale contesta il fatto che l’ex direttore al gioco online dei Monopoli di Stato abbia lasciato la pubblica amministrazione per entrare nel team esecutivo di Playtech.

Rizzetto richiama la mancata applicazione della legge italiane n. 165 del 2001, secondo la quale i dipendenti che negli ultimi tre anni di servizio hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni non possono svolgere nei tre anni successivi alla cessazione del rapporto di pubblico impiego, attività lavorativa o professionale presso i soggetti privati destinatari dell’attività della pubblica amministrazione svolta attraverso i medesimi poteri.

“I contratti conclusi e gli incarichi conferiti in violazione di quanto sopra sono nulli – spiega Rizzetto – ed è fatto divieto ai soggetti privati che li hanno conclusi o conferiti di contrattare con le pubbliche amministrazioni per i successivi tre anni, con l’obbligo di restituzione dei compensi eventualmente percepiti e accertati ad essi riferiti.

 

 

Secondo l’on. la società Playtech dovrebbe quindi annullare il contratto con Francesco Rodano, ma dimentica che trattandosi di una società che ha sede nel Regno Unito, quotata sulla borsa di Londra, probabilmente non deve sottostare alle disposizioni della legge italiana, trattandosi di un contratto concluso all’estero.

 

 

Rizzetto continua: “risulta che l’ex direttore dei giochi online dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli (AAMS), abbia lasciato il suo incarico per entrare a far parte, come chief policy officer, della gestione esecutiva della Playtech, multinazionale leader nel settore del gioco d’azzardo; durante il suo mandato nell’Agenzia pubblica questo dirigente ha curato, tra l’altro, l’introduzione di una gamma di prodotti di igaming regolamentati tra cui il poker nel 2008 e i giochi da casinò nel 2011, facendo acquisire più di 100 nuovi licenziatari per il mercato, contribuendo alla crescita delle entrate dal mercato del gioco che hanno raggiunto circa 800 milioni di euro.

La Playtech, era ben consapevole che l’inserimento nell’organico dell’ex dirigente pubblico avrebbe portato importanti vantaggi; difatti, l’amministratore della multinazionale, Mor Weizer, all’annuncio dell’incarico nell’anno 2016, ha dichiarato soddisfazione proprio perché si trattava di una «figura molto influente sulla scena internazionale del gioco d’azzardo online»”.

Per l’on. di Fratelli d’Italia, l’incarico in questione si sta svolgendo in conflitto d’interessi in contrasto con la normativa in materia, per questo chiede al Ministero competente di sapere “quali siano gli orientamenti dei Ministri interrogati sui fatti esposti in premessa e se intendano adottare ogni iniziativa di competenza in relazione al conflitto d’interessi in questione e garantire il rispetto del decreto legislativo n. 165 del 2001, laddove prevede che i soggetti che hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni, dalla cessazione del rapporto d’impiego, non possano prestare attività lavorativa o professionale nei tre anni successivi presso i soggetti privati destinatari dell’attività della pubblica amministrazione svolta attraverso i medesimi poteri”.

 

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