“Sulla riforma dei giochi, siamo partiti da un discorso che puntava unicamente alla tutela delle entrate erariali e ignorava completamente l’impatto sociale di questo settore. Abbiamo rovesciato la prospettiva, ora
“Sulla riforma dei giochi, siamo partiti da un discorso che puntava unicamente alla tutela delle entrate erariali e ignorava completamente l’impatto sociale di questo settore. Abbiamo rovesciato la prospettiva, ora dobbiamo iniziare a camminare”.
Lo afferma il sottosegretario con delega ai giochi Pier Paolo Baretta in una intervista rilasciata oggi a Vita.it .
“La prima novità – ha spiegato – è stata quella di lasciare la completa libertà agli Enti Locali in tema di distanze e collocazioni. In effetti, parlando con Monsignor D’Urso e col professor Maurizio Fiasco, era emerso il problema che una decisione centralizzata sulle distanze non avrebbe portato a nessun risultato. Il vero problema era, invece, garantire il principio costituzionale di sussidiarietà e che questo stesso principio potesse avere una sua gestione locale. Anche loro condividevano la preoccupazione che si creassero delle zone di eccessiva concentrazione dell’offerta di gioco, quelli che a più riprese ho definito “quartieri a luci rosse dell’azzardo”. Mi è sembrato che ci sia stata una svolta, perché tra la proposta iniziale che avevo fatto agli Enti Locali e quella che gli Enti Locali avevano fatto a me le differenze erano tali che ci saremmo imbarcati in una discussione senza fine.
La data del 7 settembre non è casuale, in autunno inizierà la discussione sulla Legge di Bilancio con il rischio concreto che il lungo confronto in Conferenza unificata non si concretizzi prima della fine della legislatura. Mi auguro che la conclusione sia un’intesa, ma il 7 si deve concludere. Se ci sarà un’intesa, si potrà procedere subito con tutto il resto”.
Sul rischio riciclaggio delle Videolottery e sulla differente interpretazione del testo in merito ai vari comparti del settore gaming, Baretta ha precisato: “Oggi in una vlt si possono inserire anche banconote da 500euro, noi riduciamo l’importo a 100 euro. Questo ovviamente è un punto fondamentalmente legato all’obiettivo complessivo della lotta al riciclaggio, di cui il gioco d’azzardo è un vettore cruciale. Dobbiamo capirci su un punto: qui si affrontano una serie di aspetti, nessuno dice non ce ne siano anche altri. Quello che dobbiamo evitare è che, continuando ad aggiungere dei pezzi, non si approdi a nulla. Dobbiamo invece intervenire e intervenire ora, per passare al resto. Una discussione infinita avrebbe come effetto una paralisi infinita e sarebbe usa sconfitta per tutti”.
PressGiochi
L | M | M | G | V | S | D |
---|---|---|---|---|---|---|
28
|
1
|
2
|
3
|
|||
4
|
7
|
8
|
9
|
10
|
||
15
|
16
|
17
|
||||
18
|
19
|
20
|
21
|
22
|
23
|
|
30
|
1
|