Baretta pubblica testo del ‘Riordino dei giochi’ e invita chiunque voglia a fare proposte Mirabelli (PD): “Sul gioco non perdiamo l’occasione per calcoli politici” L’associazione AGCAI, rivolgendosi in particolare al
L’associazione AGCAI, rivolgendosi in particolare al Sottosegretario Pier Paolo Baretta, espone le proprie proposte per il discusso riordino del gioco pubblico.
“Il riordino e la riduzione, anzichè considerare il gioco pubblico nel suo complesso come imposto dall’art. 1 comma 963 della Legge di stabilità 2016 (Vlt, sale scommesse, gioco on-line etc.), tiene conto solo del segmento AWP da bar- commentano- In particolare volendo riordinare il settore delle “macchinette” non si tiene conto delle “macchinette” più pericolose, ovvero delle VLT presenti nelle sale. Il riordino assume ancora una volta più forma di un’operazione commerciale che mira a sostituire i bar con le sale dei concessionari, piuttosto che una riforma mirante a riordinare il gioco per tutelare i cittadini dall’eccessiva raccolta. In effetti tutte le AWP oggi presenti nei bar sarebbero solo spostate nelle sale e tutti i giocatori che prima potevano giocare nei bar saranno indirizzati verso questi luoghi dove, trovando anche le VLT, perderanno molto di più di quello che perdevano quando giocavano solo nei bar. Il risultato sarà quindi un incremento del gioco alle VLT, quindi un maggior profitto per i concessionari, ed un aumento delle entrate erariali statali e sopratutto si continuerà a rovinare quotidianamente un numero sempre maggiore di giocatori e famiglie, con disastrose ricadute sociali per gli Enti Locali che inoltre diverrebbero impotenti. Osserviamo inoltre che per le VLT non è prevista alcuna misura per ridurne la pericolosità, non c’è una riduzione della giocata massima, che rimane di 10 € per ogni singola partita. E’ prevista solo una limitazione delle banconote introducibili, che passa dal taglio di 500 € a 100 €, fatto che ha un’incidenza irrilevante sul gioco. Per diminuire l’aggressività delle VLT si dovrebbe abbassare la giocata massima per singola partita, ad esempio riducendola da 10€ a 5€”.
“L’approccio di totale eliminazione che si ha verso l’AWP è irragionevole- prosegue l’AGCAI- in quanto tale prodotto è stato concepito come apparecchio da intrattenimento ed abilità creato appositamente ed esclusivamente per i locali pubblici per svolgere funzione di contrasto al gioco illegale ed al gioco d’azzardo vero e proprio, come l’on-line, le sale-VLT etc. Tale contrasto si concretizza attraverso l’intrattenimento del giocatore grazie ad una perdita oraria limitata, quindi non permettendogli di perdere oltre una certa somma oraria. Un’apparecchio del genere nei locali pubblici è indispensabile per evitare il dilagare del gioco illegale e l’indirizzarsi del giocatore verso forme di gioco molto più aggressive. Le AWP infatti sono presenti in tutta Europa, proprio per proteggere i giocatori, sono le VLT che non esistono quasi in nessuna parte d’Europa”.
“Ricordiamo- proseguono- che le AWP sono state introdotte per sostituire l’illegalità creatasi nei locali pubblici con gli 800.000 videopoker esistenti nel 2003. L’obiettivo era intrattenere il giocatore con un gioco d’intrattenimento ed abilità con piccola vincita in denaro. Una macchina che non doveva sconfinare nell’azzardo.
L’AWP originariamente era con puntata 0,50 € e con vincita 50 euro, e restituiva al giocatore il 75%. Già negli anni dal 2004 al 2011 le AWP sul territorio erano più di 350.000, e nonostante ciò non hanno mai creato allarme sociale come negli ultimi 4 anni, riuscendo anzi a sconfiggere il gioco d’azzardo illegale praticato con i videopoker. Successivamente, a seguito del terremoto di L’Aquila, i concessionari sono riusciti ad introdurre ben 50.000 videolottery che oggi raccolgono quanto 400.000 slot e sono ubicate nelle sale che hanno invaso tutte le città. Chiaramente è come se le macchine in pochi anni fossero raddoppiate.
Nel frattempo anche le AWP sono state rese più pericolose in quanto è stata raddoppiata la loro puntata per partita da 0,50€ a 1€ e quindi, pur non sconfinando del tutto nelll’azzardo vero e proprio, perdevano di efficacia nell’intrattenimento del giocatore. La nascita capillare di sale con all’interno le AWP e le VLT ha fatto nascere l’allarme sociale a cui è seguito l’insorgere di sindaci e governatori che, vista l’irresponsabilità dello Stato, hanno iniziato a porre dei limiti di orari, distanze minime etc.
Un buon Governo se volesse tornare indietro dovrebbe eliminare le VLT e riportare le AWP ad una perdita oraria dimezzata rendendole nuovamente di intrattenimento puro.
Per lo stesso motivo le AWP da intrattenimento non dovrebbero essere collocate nelle sale dedicate all’azzardo in quanto in questi luoghi sono presenti anche le VLT ed il giocatore viene pertanto confuso ed indotto a giocare agli apparecchi d’azzardo con perdita oraria illimitata. Le AWP dovrebbe essere un prodotto collocato esclusivamente nei locali pubblici quale deterrente dal gioco nelle sale VLT. In effetti nel 2009 le VLT sono state concepite per stare esclusivamente nelle sale dedicate, appunto, solo alle VLT. Il giocatore deve sapere chiaramente i grossi rischi che si corrono quando si accede ad una sala dedicata che offre giochi ben diversi da quelli dei locali pubblici. Peraltro non ha senso che due prodotti con scopi diversi come AWP e VLT siano affiancati nello stesso luogo. Nelle sale dove sono presenti le VLT dovrebbe essere segnalato in modo evidente il rischio di perdere grosse somme in quanto in questi luoghi si pratica il “gioco d’azzardo”.
“Riguardo alla tassazione- conclude l’AGCAI- nel predisporre le normative per il passaggio al sistema del margine per il calcolo delle entrate pubbliche, non è prevista l’equiparazione della tassazione tra VLT ed AWP. Le VLT vengono tassate al 5.5% sul 15% di reddito, che equivale al 36,6%.
Le AWP vengono inspiegabilmente tassate al 17,5% sul 30% di reddito, che equivale al 58,33%. In questo modo lo Stato recupererebbe dagli operatori di VLT circa 1 miliardo di euro all’anno e parificherebbe il trattamento tra le due tipologie.
Peraltro la tassazione non solo andrebbe parificata ma in virtù di un reddito pro-capite di ciascuna VLT 8 volte maggiore di ciascuna AWP, nel rispetto del principio di progressività, la tassazione sulle VLT dovrebbe essere anche maggiore di quella delle AWP.In definitiva, l’unica soluzione virtuosa sarebbe quella di rifare una riforma con uno spirito diverso mirante a ridurre le forme più pericolose di gioco per tutelare effettivamente la salute dei cittadini.
Per fare ciò occorrerebbe:
-Una riduzione totale del gioco del 30%: oltre alle AWP andrebbero ridotte innanzitutto del 30% il numero di VLT e di sale scommesse, ed anche tutte le altre forme di gioco come on-line e gratta e vinci.-Diversificare le offerte di gioco: nelle sale dovrebbero essere installate solo le VLT, che devono essere certificate ma rispettando comunque distanze e limiti orari. Le AWP invece dovrebbero essere installate solo nei locali pubblici quale prevenzione al gioco d’azzardo ed essere vietate nelle sale., sostituite con macchine meno pericolose, e comunque sottoposte al rispetto dei limiti di orari e di distanze dai luoghi sensibili. La nostra Associazione rimane a disposizione del Sottosegretario e di tutte le parti interessate per eventuali chiarimenti”.
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