Su iniziativa della Ausl Romagna e dei Distretti di Rimini e Riccione, a Rimini è attiva un’unità mobile che si muove per la città, stazionando nei pressi di sale slot
Su iniziativa della Ausl Romagna e dei Distretti di Rimini e Riccione, a Rimini è attiva un’unità mobile che si muove per la città, stazionando nei pressi di sale slot e punti scommesse. A bordo, ci sono operatori specializzati pronti a dialogare con i giocatori, con l’obiettivo di sensibilizzare su come una semplice abitudine possa rapidamente degenerare in una dipendenza cronica, trasformandosi in una vera e propria patologia. Questo è il nucleo centrale del progetto “Il tempo è denaro”, un servizio itinerante avviato a luglio dall’Unità Operativa Complessa Dipendenze Patologiche Rimini di Ausl Romagna. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con i Comuni dei Distretti di Rimini e Riccione nell’ambito del progetto Circolando, la cooperativa Cento Fiori, e la rete GAP di Rimini e Riccione.
Recentemente, l’assessore alle politiche per la salute, Kristian Gianfreda, ha visitato uno dei team impegnati sul territorio. Questo progetto rappresenta solo una delle numerose azioni previste dal ‘Piano Locale di Contrasto al Gioco d’azzardo patologico’, che da anni coinvolge istituzioni, terzo settore e associazioni culturali nella sensibilizzazione sui rischi legati al gioco d’azzardo. Particolare attenzione è rivolta all’azzardo online e alle giovani generazioni.
“La sempre più bassa età dei giocatori e la crescente presenza di insidie nel web sono i fattori che più influenzano l’evoluzione della dipendenza cronica dal gioco d’azzardo” ha sottolineato l’assessore Gianfreda. “Non a caso, il Piano dedica risorse specifiche alla formazione e sensibilizzazione fin dalle scuole. Il tema è complesso: nel caso dei giovani, spesso non si tratta di una ricerca di guadagni facili in risposta a difficoltà economiche, che è invece la causa scatenante per gli adulti. Per i più giovani, l’azzardo online può nascere da altri fattori o nascondere altre implicazioni. Ogni ragazzo o ragazza può accedere con il proprio smartphone a giochi o app che, all’apparenza innocui, in realtà conducono a siti di scommesse. Quello che inizia come un gioco può diventare una sfida, una ricerca di adrenalina, o un segnale di disagio emotivo, familiare, o personale. Questo fenomeno è alimentato da una dipendenza sempre più diffusa dall’uso dei dispositivi digitali, dai social network, e dalla vita virtuale che, se non controllata, può avere impatti profondi e negativi sulla vita reale. Anche se i giovani sono abili nell’uso pratico di smartphone e tecnologie, né loro né i loro genitori o educatori sono sempre consapevoli dei pericoli e delle insidie che la rete può nascondere” ha aggiunto Gianfreda.
“Il nostro ruolo come istituzioni, grazie alla rete creata dal Piano, è quello di far luce su questi temi, stimolare la riflessione, sensibilizzare e prevenire. Per questo, abbiamo attivato da tempo ‘A Good Game Space’, uno spazio in via Bramante 10, messo a disposizione gratuitamente dal Comune di Rimini, che ospita attività rivolte anche agli studenti. Qui accogliamo adolescenti a rischio dipendenze e le loro famiglie per fornire loro supporto. Inoltre, organizziamo incontri periodici con il Centro per le famiglie, dedicati a comprendere le potenzialità e i rischi del mondo digitale, esplorandone i linguaggi. Non si tratta di demonizzare il web, che rappresenta una grande risorsa, ma di promuoverne un uso consapevole e di riconoscere i segnali di potenziali pericoli” ha concluso l’assessore.
PressGiochi