Il progetto di rilancio del Casinò de la Vallée è stato al centro del dibattito consiliare nella seduta del 6 ottobre con un’interpellanza del gruppo Lega Vallée d’Aoste. «L’Amministratore unico
Il progetto di rilancio del Casinò de la Vallée è stato al centro del dibattito consiliare nella seduta del 6 ottobre con un’interpellanza del gruppo Lega Vallée d’Aoste.
«L’Amministratore unico dell’azienda di Saint-Vincent ha parlato della necessità di sviluppare il segmento congressuale con il supporto di società specializzate e di trovare un partner per la gestione della Sala Evolution, oggi non utilizzata – ha spiegato il Vicecapogruppo Stefano Aggravi -. Chiediamo al Governo se sia a conoscenza delle modalità che il Casinò vuole adottare per individuare questo partner e quali valutazioni siano state fatte in merito; quali le previsioni sul potenziale ritorno economico di sviluppo del segmento di offerta congressuale; se per questo annunciato e generico progetto di rilancio siano già state avviate interlocuzioni e quali siano gli intendimenti del Governo sul futuro della Casa da gioco.»
L’Assessore alle società partecipate, Luciano Caveri, si è detto disponibile ad approfondire nelle Commissioni competenti la tematica e ha riferito di «relazioni con il management dell’Azienda costanti, con la comune convinzione di dover creare le condizioni perché la Società, oggi ancora condizionata dagli obiettivi del concordato, possa in prospettiva avere le risorse finanziarie necessarie, prima, al mantenimento del posizionamento competitivo e, poi, al rilancio. Sapendo che ci sono ancora delle riflessioni da fare su alcuni elementi specifici, quali i problemi informatici e manutentivi, nella logica di avere un “global service” che reagisca anche al progressivo invecchiamento della struttura. In tale prospettiva, si può ragionare sull’interessamento di privati, che deve avvenire con logiche da bando, con una valutazione sotto il profilo giuridico ed economico: nel DEFR che approveremo in Giunta lunedì prossimo, è contenuta una parte legata proprio alle necessità, in vista della scadenza del concordato, di avere un approfondimento serio. La riflessione politica è aperta, ma oggi dobbiamo avere dei dati esatti e certi.»
«Il Governo regionale e la Società auspicano un’anticipazione della chiusura del concordato, ad oggi prevista al 31 dicembre 2024 – ha proseguito Caveri -. Al tempo stesso, in questi mesi, vanno costruite le condizioni per un nuovo progetto di medio-lungo termine che tenga conto di una serie di elementi: il complesso alberghiero ristrutturato tra il 2012-2013 necessita ormai di interventi di manutenzione, così come le attrezzature della Casa da gioco riflettono una crescente obsolescenza; tutte le aree destinate a uffici e servizi interni non sono state oggetto di alcun intervento significativo con riguardo soprattutto alle norme di sicurezza; la comunicazione aziendale necessita di una totale riflessione a partire dai siti internet del complesso alberghiero e della Casa da gioco; il venir meno dal 1° gennaio 2024 degli effetti sul costo del lavoro; il capitale intellettuale della Società è costituito da personale operativo che nel breve periodo raggiungerà il diritto alla pensione e nei prossimi anni andranno attivati idonei piani di assunzione e di formazione di nuovo personale. Bisognerà, insomma, lavorare sullo sviluppo avendo chiarezza del quadro giuridico ed economico: con l’avvicinarsi della fine del concordato, delle decisioni significative dovranno quindi essere assunte, perché si tratta di un complesso aziendale che è importante e strategico per lo sviluppo del territorio.»
In merito alla Sala Evolution, l’Assessore ha confermato che «la Società intende individuare un partner per la gestione attraverso una manifestazione di interesse che sarà pubblicata entro ottobre 2022: l’oggetto sarà la realizzazione di un progetto senza oneri per l’azienda – non previsti dal piano industriale concordatario – che generi opportunità per lo sviluppo delle attività caratteristiche dell’azienda, gioco e servizi alberghieri, oltreché ricadute positive per il comune di Saint-Vincent.»
Sul Grand Hôtel Billia, l’Assessore Caveri ha parlato di «grande importanza del segmento congressuale perché contribuisce all’uso delle strutture alberghiere quando queste non sono utilizzate a supporto delle iniziative della Casa da gioco. Basandosi sul dato del 2019, ultimo anno di attività prima della chiusura per Covid, il fatturato prodotto da questo comparto è stato di 949 mila euro, pari al 20% dell’intero fatturato per clienti terzi. Esiste ad oggi la necessità di mettere in atto azioni commerciali di rilancio dell’attività anche in considerazione dei dati postivi raccolti dall’Osservatorio italiano dei congressi e degli eventi che evidenziano che il 37,8% degli operatori del settore stimano di tornare ai livelli pre-Covid del 2019 già nel corso del 2023. In merito alla società Loop Srl, affidataria dell’attività di promozione e vendita dei servizi congressuali presso il Grand Hôtel Billia, a seguito dell’avviso di ricerca pubblicato sul sito della Casinò de la Vallée Spa a febbraio 2022, la stessa società ha proposto un’offerta che prevede la corresponsione di commissioni collegate ai ricavi prodotti nel segmento congressuale che vanno a remunerare anche la capacità di sviluppo commerciale. Non sono previsti costi fissi a carico della Casinò, non essendo peraltro previsti dal piano industriale concordatario.»
Il Vicecapogruppo Aggravi ha replicato: «Aspetto di leggere la proposta contenuta nel DEFR, ma aldilà di quello che vi troveremo, mi auguro che vi sia un approfondimento comune in Commissione, anche attraverso le audizioni, per capire le prospettive future della Società dopo la scadenza del concordato. Le scelte non dovranno essere dell’ultimo minuto, ma dovranno essere preparate perché ne va non solo dell’azienda ma di un riparto fiscale generato da fatturati che, per la Valle d’Aosta, sono tutt’altro che banali. Le variabili sul tavolo sono notevoli e non comode, come ad esempio il divieto della pubblicità, il limite del contante e tutta una serie di limitazioni che in altri settori economici non ci sono, così come avverrà il cambio generazionale del personale. Certo, bisogna agire perché il tempo è denaro, soprattutto quando si parla di gioco d’azzardo.»
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