23 Dicembre 2024 - 02:08

Riforma Ippica. Cangianelli (Mag): “Investire sulle scommesse migliorerà la qualità dell’offerta del settore”

Lega Ippica Italiana, in collaborazione con Sistema Gioco Italia, la Federazione di filiera dell’industria del gioco e dell’intrattenimento aderente a Confindustria, Confagricoltura, Federippodromi, Imprenditori Ippici Italiani del Galoppo e del

20 Aprile 2016

Lega Ippica Italiana, in collaborazione con Sistema Gioco Italia, la Federazione di filiera dell’industria del gioco e dell’intrattenimento aderente a Confindustria, Confagricoltura, Federippodromi, Imprenditori Ippici Italiani del Galoppo e del Trotto e Scuola Ippica Italiana ha organizzato questa mattina a Roma una conferenza stampa dal titolo “Riforma Ippica: sostenibilità e principi necessari al rilancio del settore“.

 

Tra i presenti, Gerardo Longobardi, presidente della Lega Ippica Italiana ha aperto l’evento. “Vogliamo- ha dichiarato – esporre i presupposti per una riforma che è fondamentale per il nostro settore. L’ippica ha perso un altro anno. L’ippica ha una fondamentale continuità con i giochi. Quello che ci preme ribadire è la distruzione del valore dell’ippica. In 10 anni il comparto si è dimezzato. Dal 2005 al 15 i Montepremi sono passati da 225 mnl a 103 mnl, le corse da 21.768 a 11.311. Vogliamo un cambiamento, con controllo affidato Al Mef e Mipaaf.

La Lega Ippica Italiana è nata per prendere tutte le grandi realtà del settore, una lega che vuole ricomprendere tutti e dialogare con le istituzioni per dare ossigeno al settore. Crediamo di sapere le soluzioni che nel breve e nel lungo termine possono cambiare le cose. Vogliamo tornare ai fasti antichi quando gli ippodromi erano pieni. Oggi il problema si vive giorno dopo giorno,  si parla di programmazione mensile, con la riforma servono gli strumenti necessari per contribuire a una semplificazione gestionale. Lega Ippica è pronta ad accogliere la sfida e lavorare. Con tutte le componenti, proprietari, allevatori, aziende”.

 

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Emmanuele Cangianelli (MAG consulenti associati) ha spiegato che “Quando si parla di cultura del giocatore, bisogna ricordare che il mondo dei giochi è fatto di conoscenza e l’ippica in questo settore è la parte dove il giocatore meglio conosce dove finisce la sua puntata. E questo è importate. Nelle corse maggiore qualità vuole dire maggiore spettacolo e di conseguenza più scommesse, quindi maggiori attività che rigenerano azioni pubbliche oltre che reinvestimenti. Se non si guarda dal punto di vista gestionale a questo percorso si perde il circolo come è successo negli ultimi anni.

Secondo noi, nonostante la crisi, c’è ancora una base di appassionati importante su quali investire. All’interno di questo circolo manca un ente singolo (come ad es. è stato l’UNIRE) questa mancanza porta ad un rallentamento notevole nella burocrazia. Serve maggiore qualità, coordinazione e una modernizzazione del prodotto-scommesso e dare un’immagine diversa”.

 

“Dobbiamo mettere – ha ricordato Giordana Marcolini coordinatrice della commissione tutela e salute del cavallo – il benessere  del cavallo al centro del sistema. Perché? Non basta il teatro, ma servono gli attori, quindi un progetto di riforma non può prescindere senza il protagonista: i Cavalli. E la qualità della loro vita è fondamentale. Quindi il contorno istituzione è fondamentale e deve tutelare i protagonisti dello show. Il cavallo è prodotto e motore del sistema ippico. Non basta basarsi sul passato, ma costruire il futuro.

 

ippica3Per Alessandro Ferraris, allevatore e socio fondatore di Lega Ippica Italiana: “Dobbiamo recuperare la fiducia del settore (interna) e degli esterni. La correttezza procedurale e la legalità è fondamentale per Lega Ippica. Un ente responsabile è un ente credibile e sano che ha dei lavori. Qualità e legalità sono parole chiave e serve un percorso culturale di recupero della dignità dell’ippica e si può fare attuando una catena che va dal controllo della legalità delle corse all’ultimo livello giudizio. Tutti i Paesi europei hanno applicato lo stesso modello di amministrazione della giustizia interna e un forte controllo della struttura pubblica. Questo modello serve anche per noi. Ricordo che il settore non ha e non ha avuto mai un codice etico che è necessario”.

“Dobbiamo pensare – ha esordito Giuseppe Satalia direttore dell’Ippodromo di Merano –  come rilanciare questo prodotto. Abbiamo perso due generazioni. I ragazzi non devono interrompere gli studi, andiamo a proporre un prodotto di scarsa qualità morale. Fino ad una certa epoca c’erano le scuole militari, poi questo s’è perso ed è mancato una base formativa, quindi abbiamo tantissimi fantini e professionalità che vengono dall’estero. La soluzione è una e non è discutibile, l’ippica deve avere una scuola, o più scuole con un ente centrale che supervisiona”.

 

 

Presente all’evento il presidente di Sistema Gioco Italia, Massimo Passamonti che ha dichiarato come “La passione per il cavallo dovrebbe essere la linea guida fondamentale, parliamo di uno sport e di un essere vivente come il cavallo e di agricoltura, con quei luoghi splendidi che sono gli ippodromi. Ma senza i numeri tutto questo non si regge in piedi.

baretta passamonti pressgiochiLo studio di MAG è importante. E’ inutile parlare dell’ippica che fu. Noi dobbiamo pensare il futuro e crederci. Mentre si pensava ad una riforma copernicana del gioco, gli ippici forse non si sono accorti di quello che stava succedendo e poi si sono accorti di qualcosa che non esisteva più. Prima c’erano le agenzie e l’ippica era un elemento fondamentale, poi ovviamente con l’allargamento e la riforma l’ippica è calata. Nel frattempo si è cercato un passato che non era più possibile. Si guardava al modello francese che era distante dal nostro.

L’ippica non è stata in grado di seguire il cambiamento generale. Dobbiamo capire cosa non dobbiamo più sbagliare soprattutto in vista alla legge sul “Collegato agricolo” che rappresenta un intervento positivo per intervenire finalmente sulla questione.

Il sottosegretario PierPaolo Baretta – ha continuato Passamonti – è stato protagonista di un anno di passioni e gliene do atto pubblicamente; ha accolto le richieste dell’ippica di metterla dentro la riforma. La crisi è davanti a tutti, qualsiasi settore si sarebbe fermato, l’ippica è sopravvissuta perché ha avuto una quota di finanziamento pubblico, ma oggi possiamo risalire.

Nella finanziaria dello scorso anno si sono fatte cose per il Superenalotto che si poteva fare per l’ippica ed il superenalotto ha fatto più 40%, un semplice passaggio che poteva essere fondamentale. L’importante è partire, ma serve la possibilità di arrivare in poco tempo a una situazione completamente nuova, questo modello non è più sostenibile economicamente. Di qualità c’è tanta, le possibilità ci sono, quindi anche la volontà di cambiare deve esserci”.

 

“Per la prima volta oggi il mondo dell’ippica si è presentato in modo compatto e consapevole della necessità di una riforma vera. Una riforma che veda in primo piano il progetto «Lega Ippica» sviluppato e portato avanti negli ultimi tre anni da Federippodromi, che aderisce a Sistema Gioco Italia, e che ha avuto il sostegno di un’associazione come quella degli imprenditori ippici e che nel corso di questi anni ha ottenuto sempre più consenso da parte degli operatori. La prossima approvazione del Delegato Agricolo in materia di concorrenza del settore rappresenta un’occasione straordinaria, proprio perché in questo decreto sono stati traslati i contenuti in materia di riforma dell’ippica presenti nel progetto di delega fiscale, non esercitata lo scorso anno. Ma il fatto che il Sottosegretario Baretta abbia confermato la volontà di portare avanti questo progetto all’interno del Delegato Agricolo è un’occasione che non può lasciare indifferenti e non può essere lasciata cadere nel vuoto”.

 

“Ci sono – ha aggiunto Passamonti –  anche altri interventi a cui è possibile mettere mano. Anzitutto, il comma 650 della Finanziaria 2015 consentiva e consentirebbe tutt’ora un rilancio della scommessa ippica indipendentemente dalla riforma. E’ uno strumento a cui si è fatto ricorso per altri prodotti di gioco e scommessa presenti sul mercato e che oggi registrano un trend positivo. Intervenire sull’ippica con quello stesso strumento consentirebbe di rivitalizzare le scommesse in questo settore, proprio in un momento in cui è concreta la possibilità di giungere ad una riforma complessiva. Ma la raccolta di scommesse – sottolineato il Presidente di Sistema Gioco Italia – è solo l’ultimo anello di una catena che, per quanto riguarda l’ippica, parte dall’allevamento, dall’impegno agricolo, fino all’organizzazione e alla gestione delle scuderie. Un intero settore che è in difficoltà ma che non è affatto morto, che vede impegnati lavoratori e famiglie, e che deve essere rilanciato da una riforma complessiva”.

 

In merito alla Conferenza Stato – Regioni – Enti locali del 30 aprile che affronterà il tema del gioco pubblico e della distribuzione dell’offerta sul territorio Passamonti ha dichiarato: “Sarà un momento decisivo per la riconferma del principio di riserva di legge da parte dello Stato sul settore del gioco. Ma anche un’occasione per stabilire, insieme alle Regioni, un percorso di riforma a livello centrale e locale che consenta una distribuzione del gioco sicura, controllabile e nel quale sia sempre mantenuta la caratteristica «pubblica» dell’offerta di gioco. Ogni deviazione da questi principi sarebbe deleteria, rappresenterebbe un grande favore all’offerta illegale e metterebbe in crisi un sistema che, al netto di derive e tracimazioni che pur ci sono state e che Sistema Gioco Italia ha evidenziato, rappresenta un modello positivo anche a livello internazionale. Da questo punto di vista – ha concluso – quanto detto oggi dal Sottosegretario Baretta sull’impegno e sulla posizione responsabile di Sistema Gioco Italia per una riforma complessiva dei giochi, che tenga conto degli aspetti economici e delle ricadute sociali di questo importante ambito industriale, è un riconoscimento del lavoro fatto in questi cinque anni da Sistema Gioco Italia e da tutti gli operatori del settore”.

PressGiochi

 

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