25 Novembre 2024 - 03:41

Riforma del sistema retail dei giochi: le proposte di Agire ad ADM

Di seguito le Osservazioni sul nuovo sistema retail dei giochi proposte dall’associazion AGIRE in occasione della riforma preannunciata dall’Amministrazione ADM. Come propone Agire: “Partendo dalle linee guida individuate dall’amministrazione per

07 Giugno 2021

Di seguito le Osservazioni sul nuovo sistema retail dei giochi proposte dall’associazion AGIRE in occasione della riforma preannunciata dall’Amministrazione ADM.

Come propone Agire: “Partendo dalle linee guida individuate dall’amministrazione per una riforma del settore, finalizzata a razionalizzare le reti di vendita sotto il profilo, numerico – qualitativo e della diffusione sul territorio, ci preme segnalare i seguenti punti:

1) Armonizzazione delle regole e delle modalità di offerta di gioco con vincita in denaro sull’intero territorio Nazionale.

Presupposto scontato ma indispensabile, a garanzia della uniformità della erogazione dei prodotti di Gioco nonché della tutela di ogni operatore economico nonché dell’utente finale , é la concordanza di tutte Ie Leggi e Regolamenti che disciplinano a vario titolo il comparto. Senza di ciò ogni riforma del settore non può attuarsi con l’aggravante che essa, Iaddove fosse comunque prevista in assenza di tali basilari condizioni di omogeneità, ingenererebbe e aggraverebbe circostanze di palese disuguaglianza originando al contempo situazioni di concentrazione abnorme in specifici territori deIl’offerta di gioco Pubblico.

2) Specializzazione sempre maggiore dell’offerta di gioco.

Pare di aver colto la volontà dell’Amministrazione di rendere le occasioni di gioco da svolgersi in luoghi definiti che facciano trasparire in maniera chiara la volontà del potenziale giocatore di partecipare all’attività di gioco . Tale previsione ben si coniuga con la professionalità degli addetti in loco restituendo cosi un’immagine altamente qualificata dell’intero Settore.

La definizione di Gaming hall come luogo dedicato in maniera specialistica all’offerta di gioco rende tali attivita ben distinte da tutte le altre. ll gioco come attività assolutamente dominante. Questa specializzazione in qualche modo dovrebbe far si che questa tipologia di punto vendita possa ospitare tutte le attivita di gioco del portafoglio ADM. Trattasi di sale dai costi di esercizio importanti e con Iivelli occupazionali significativi.

AI contrario in tutte Ie attività diverse ( c.d. generaliste ) dalle gaming hall, le attività di gioco saranno accessorie, siano essi bar o rivendite ordinarie o speciali di tabacchi. In questi casi, proprio per garantire Ia volontà del giocatore potenziale, ogni forma di gioco dovrà essere offerta in ambienti separati , con criteri ben definiti , con accesso sorvegliato affinché si garantisca il divieto di accesso alle ridette aree dei minori di anni 18.

Questo garantirebbe la non immediata visibilità delle offerte di gioco ai fruitori di attività generaliste non intenzionati a giocare. Tale separazione, dunque, garantirebbe la fruibilità dei servizi solo ed esclusivamente agli vventori maggiorenni intenzionati a giocare senza ”stuzzicare” la curiosità in chi si reca presso tali esercizi con altri intenti.

3) Razionalizzazione delI’offerta di gioco. In ltalia ci sono circa 8.000 Comuni , di questi 5.521 sono sotto i 5.000 abitanti, che rappresentano il 69,85% del numero totale dei comuni italiani e sono abitati circa da 4,3 milioni di persone mentre sono 1.179 i comuni da 5.000 a 9.999 , circa il 14,92 % del totale e circa 8,3 milioni di abitanti. Questi dati dovrebbero di per sé far riflettere. A nostro parere questa fascia di popolazione spesso non è raggiunta da offerte di gioco legali e tutelanti. Spesso aprire un’attivita di gioco specialistica è antieconomico, alla luce degli elevati costi di gestione. Proprio da questa osservazione potrebbe scaturire Ia miglior razionalizzazione dell’offerta. Si potrebbe pensare in particolare per alcuni giochi, ad esempio scommesse sportive e ippiche, di consentire la Ioro offerta nelle attivité generaliste solo nei comuni al di sotto dei 10.000 abitanti. Nei comuni maggiori al contrario consentirli solo nelle gaming hall. Questa impostazione consentirebbe sicuramente maggiori entrate erariali perché si andrebbe a raggiungere i comuni pic) piccoli con un offerta di gioco regolamentata e capillare e contemporaneamente non creerebbe una sorta di concorrenza tra attivité che offrono gli stessi prodotti ma che per Ioro natura sono soggette a normative differenti”.

PressGiochi

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