Il Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca, assorbe circa il 27,6 per cento dell’intero stanziamento definitivo per le dotazioni affidate ai centri di responsabilità. Lo
Il Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca, assorbe circa il 27,6 per cento dell’intero stanziamento definitivo per le dotazioni affidate ai centri di responsabilità. Lo evidenzia il relatore al Rendiconto 2015 della Commissione Agricoltura Luca Sani.
“In materia di ippica, – ricorda Sani – permangono le criticità già poste in luce dalla Corte in ordine alla gestione dell’ex ASSI, soppressa ormai dal 2012 e le cui risorse e funzioni sono trasferite al Ministero. Il dirigente, delegato fino al 30 giugno 2016 per le operazione di pagamento e riscossione della soppressa gestione, nonché in via provvisoria per la nuova ordinaria amministrazione, ha riferito in ordine alla situazione contabile, sia relativa al piano di rientro per il pagamento dei residui passivi per 96,6 milioni, onorato per il 97 per cento, sia in relazione ai pagamenti dei debiti al 2012 che ammontavano a 206,7 milioni. Nel triennio 2013-2015 sono stati impiegati i fondi a disposizione pari a 439,7 milioni, dei quali rendicontati ad oggi poco più di 200 milioni. In ordine ai residui attivi dell’ex Assi, accertati a tutto il 2012 per 206 milioni, non sussiste ancora rendicontazione, ed in ordine ai quali si nutrono dubbi sulla possibilità di recupero del credito. La Corte esprime, al riguardo, la sussistenza di profili di problematicità riguardo la tempistica di rendicontazione a chiusura delle gestioni.
A conclusione dell’esame del Rendiconto 2015, l’onorevole Giuseppe L’Abbate del M5S ha chiesto chiarimenti sulla sussistenza di residui attivi riferibili alla gestione finanziaria del Dicastero agricolo e sulla registrazione degli introiti dei lodi arbitrali emessi in relazione alla gestione del comparto ippico.
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