28 Settembre 2024 - 01:47

Relazione DIA I° Sem. 2023: si conferma l’interesse della criminalità organizzata sulla gestione di slot machine, scommesse e giochi online

L’uso della tecnologia assume un ruolo determinante per l’attività illecita delle organizzazioni criminali, che con sempre maggiore frequenza utilizzano i sistemi di comunicazione crittografata, le molteplici applicazioni di messaggistica istantanea e i social.

18 Giugno 2024

E’ stata pubblica la Relazione sull’attività svolta e risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia nel primo semestre del 2023, presentata dal Ministro dell’Interno, e relativa all’analisi sui fenomeni di criminalità organizzata di stampo mafioso del I semestre del 2023.

L’elaborato, rispetto alle versioni precedenti, è stato profondamente innovato nella struttura al fine di renderlo maggiormente fruibile alla lettura e consentire una più immediata e veloce consultazione. Nella medesima direzione è stata realizzata un’altra importante innovazione inserendo, a fianco della Relazione, anche una “Sintesi”, volta a cogliere in modo speditivo le linee essenziali del lavoro, lasciando comunque la possibilità di approfondire gli aspetti di dettaglio nella versione completa.

L’analisi degli elementi info-investigativi estratti dal patrimonio informativo della DIA restituisce uno scenario della criminalità organizzata italiana che conferma come le organizzazioni mafiose, da tempo avviate ad un processo di adattamento alla mutevolezza dei contesti socio-economici ed alla vantaggiosa penetrazione dei settori imprenditoriali, abbiano implementato le capacità relazionali sostituendo l’uso della violenza, sempre più residuale ma mai ripudiato, con strategie di silenziosa infiltrazione e con azioni corruttive. Lo dimostrano, da un lato, le numerose indagini di contrasto condotte nell’ambito dell’accaparramento da parte dei sodalizi mafiosi di appalti e servizi pubblici e, dall’altro, gli omicidi commessi in contesti di mafia, soprattutto nel territorio campano e pugliese, e i sequestri di armi effettuati anche in questo semestre.

In questo contesto, l’uso della tecnologia assume un ruolo determinante per l’attività illecita delle organizzazioni criminali, che con sempre maggiore frequenza utilizzano i sistemi di comunicazione crittografata, le molteplici applicazioni di messaggistica istantanea e i social. Dagli esiti delle indagini concluse nel semestre emerge come la principale fonte di redditività dei cartelli criminali, al livello transnazionale, continui comunque ad essere il traffico di sostanze stupefacenti, a volte gestito mediante nuovi modelli organizzativi capaci di sfruttare il web soprattutto nella fase dello smercio. Questo aspetto di “internazionalizzazione” si manifesta a tutti i livelli, anche nell’attività di cessione al minuto, in qualche caso demandata a manovalanza straniera per compiti meramente “esecutivi”.

A livello strategico, questa propensione internazionale dei sodalizi si estrinseca con la capacità di stringere rapporti con i maggiori narcotrafficanti stranieri per attivare nuovi canali di approvvigionamento dei carichi di stupefacenti. Significativi anche i segnali dell’inserimento delle consorterie nella gestione degli enti pubblici che altera il buon andamento della pubblica Amministrazione. Al riguardo, non sono mancati, sebbene limitati a precise aree del meridione, anche nel semestre in rassegna i provvedimenti di scioglimento per infiltrazione mafiosa di 3 amministrazioni comunali in Sicilia, 2 in Calabria e 1 in Puglia, a dimostrazione di come sia ancora il contesto territoriale del meridione ad essere maggiormente permeabile.

In Sicilia, le attività giudiziarie evidenziano la preferenza di cosa nostra e delle altre organizzazioni mafiose siciliane ad infiltrarsi negli ambienti affaristico-imprenditoriali ove poter impiegare gli ingenti capitali illeciti di cui dispone. Le attività di contrasto hanno confermato altresì i “tradizionali” interessi illeciti del traffico di droga, delle estorsioni, del gioco e delle scommesse on line. La droga rimane per le mafie siciliane una delle più sicure fonti di reddito. Le attività di polizia anche sul piano patrimoniale, hanno evidenziato la tendenza da parte dei principali gruppi mafiosi a garantirsi la gestione, diretta o indiretta, di società concessionarie di giochi e di sale scommesse, anche solo imponendo l’installazione di slot machine in bar o tabaccherie.

In Calabria, il territorio della provincia di Vibo Valentia è caratterizzato dalla presenza di numerose cosche di ‘ndrangheta, tutte variamente soggette all’influenza criminale che continuerebbe ad affermare il proprio potere criminale mediante la gestione del traffico di stupefacenti, del gioco d’azzardo e delle attività estorsive. Altro ambito di sicuro interesse è rappresentato dal settore turistico-alberghiero, particolarmente sviluppato nel versante tirrenico.

La criminalità organizzata pugliese, dedita anche al contrabbando, alle estorsioni, all’usura ed alle scommesse illecite, mediante forme sempre più complesse di riciclaggio si dimostra capace di insinuarsi nel tessuto economico sano. Il controllo del territorio si conferma elemento imprescindibile dei sodalizi mafiosi pugliesi, assicurato con estorsioni, furti e rapine perpetrate in taluni casi anche da minorenni.

Nella città metropolitana di Bari sono presenti 4 clan egemoni, con ramificazioni nella provincia e proiezioni anche in diverse aree della Regione. A questi clan sono subordinati una pluralità di gruppi di minore caratura dediti principalmente al traffico di stupefacenti, alle estorsioni ed alla gestione del gioco d’azzardo.

Criminalità cinese – La criminalità di matrice cinese è molto attiva nel settore dei marchi contraffatti. A tal proposito la stessa conferma un ruolo primario in molte attività economiche, specialmente nei più importanti distretti industriali del settore tessile e dell’abbigliamento.

Le forme di illegalità più comuni, oltre alla produzione e alla commercializzazione di merce contraffatta o non conforme alla normativa comunitaria, riguardano anche gli ulteriori aspetti connessi all’evasione fiscale e contributiva perpetrata mediante la costituzione di società c.d. “apri e chiudi”. Altri settori di interesse sono il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e lo

sfruttamento della manodopera irregolare, mentre le attività illecite verso l’esterno si rinvengono nel traffico illecito di rifiuti, nella gestione di giochi e scommesse clandestine e nella lucrosa gestione dei centri massaggi, tipica attività di copertura.

In Campania, nella provincia di Benevento, gli interessi illeciti del clan riguarderebbero anche i giochi e le scommesse e, in particolare, la distribuzione delle slot machines nei bar, nellesale giochi e nelle ricevitorie, come emerso dai provvedimenti interdittivi adottati nel 2022 dal Prefetto di Benevento a carico di 7 società del settore facenti capo ad un soggetto considerato elemento di spicco del clan locale.

In Umbria, il 1 febbraio 2023 la Guardia di finanza di Perugia ha arrestato, in esecuzione di mandato d’arresto europeo12, un soggetto di origini turche, dimorante a Terni, ritenuto a capo di un’organizzazione internazionale dedita alla raccolta illegale di scommesse sportive e al gioco d’azzardo nonché al riciclaggio dei proventi illecitamente accumulati. Le indagini, avviate nel 2019 in Francia, hanno portato a individuare un gruppo di soggetti, appartenenti alla comunità turca, risultato “attivo” nella gestione di slot machine ed altri apparati per l’accesso a giochi d’azzardo illegali e a piattaforme di scommesse on line gestite da soggetti privi delle autorizzazioni. Le apparecchiature elettroniche, noleggiate in Svizzera, erano collocate presso esercizi commerciali, ritenuti soggetti all’influenza del gruppo criminale, non solo in Francia, ma anche in Germania, Moldavia e Romania.

Malta – La vicinanza geografica e la possibilità di evitare controlli doganali, quale Paese membro dell’Unione Europea, ha facilitato la “migrazione” della criminalità organizzata delle varie matrici italiane nel territorio maltese. Inoltre, il suo sistema fiscale privilegiato, unitamente alle facilitazioni normative nel diritto societario, sono ulteriori fattori che hanno incentivato i sodalizi ad avviare in questo territorio le attività di riciclaggio. Le attività investigative condotte nel corso degli ultimi anni testimoniano che uno degli ambiti criminali verso cui si sono rivolti i sodalizi è quello delle scommesse on line, ove è prevalente la presenza di sodalizi di ‘ndrangheta. Nel periodo d’interesse, è stata data esecuzione, il 18 maggio 2023, alla misura di prevenzione patrimoniale della confisca dei beni, disposta dal Tribunale di Reggio Calabria a carico di 2 imprenditori reggini, operanti appunto nel settore dei giochi e delle scommesse. La figura criminale dei proposti era emersa nell’ambito dell’operazione “Galassia” che aveva disvelato un meccanismo finalizzato all’illecita raccolta di scommesse on line con base decisionale e operativa a Reggio Calabria, nonché ramificazioni all’estero mediante l’operatività di società sedenti non solo a Malta, ma anche in Romania, Austria e Spagna. L’associazione criminale individuata avrebbe avuto collegamenti con la ‘ndrangheta, garantendo una parte dei proventi in cambio di “protezione”. Peraltro, i punti affiliati trasferivano le somme incassate alla direzione amministrativa dell’associazione allocata all’estero, sottraendole di fatto all’imposizione fiscale italiana.

 

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