04 Gennaio 2025 - 11:27

Regno Unito. Si conclude la battaglia fiscale da 1 miliardo di sterline contro l’imposta sulle Fobts

Le società di gioco d’azzardo, tra cui BetFred, Rank, William Hill e GVC, potranno finalmente richiedere riduzioni fiscali per oltre 1 miliardo di sterline in pagamenti IVA dopo che Revenue

21 Maggio 2020

Le società di gioco d’azzardo, tra cui BetFred, Rank, William Hill e GVC, potranno finalmente richiedere riduzioni fiscali per oltre 1 miliardo di sterline in pagamenti IVA dopo che Revenue and customs del Regno Unito (HMRC) ha confermato che non ci saranno contestazioni per le imprese.

Questo segnerà la fine della battaglia legale sollevata dai bookmaker e casinò sul pagamento dell’imposta relativa alle vendite sui terminali di scommesse a quota fissa (FOBT).

 

Il mese scorso il tribunale fiscale del Regno Unito ha deciso a favore delle società sostenendo che le imprese di gioco d’azzardo erano state sovraccaricate dall’IVA per almeno otto anni. HMRC ha confermato che non andrà contro la sentenza, aprendo la strada alle società per presentare richieste di sgravi fiscali.

 

Un portavoce di William Hill ha dichiarato: “William Hill si aspetta che il recupero della liquidità netta sia significativo,anche se il quantitativo rimane incerto. Tuttavia, il Consiglio di amministrazione ha preso in considerazione una serie di scenari che suggeriscono un potenziale recupero compreso tra £125 milioni e £150 milioni”.

 

Il caso è stato originariamente proposto dal bookmaker Betfred e dal proprietario della Mecca Bingo, Rank, per i pagamenti IVA riscossi prima del 2013. Il Gambling Act del 2005 ha rimosso un’esenzione IVA per le FOBT, pur rimanendo in vigore per le ruote delle roulette da casinò, online ed elettroniche. Un appello degli operatori alla Corte di giustizia dell’Unione europea ha portato alla sostituzione dell’IVA sulle FOBT con un dazio sui giochi nel 2013, originariamente fissato al 20% prima di essere aumentato al 25% di GGR nel marzo 2015.

 

 

PressGiochi