Le mafie controllano la quasi totalità del gioco d’azzardo, anche legale, il commercio dei rifiuti, soprattutto se tossici e nocivi, e l’edilizia. Lo ha dichiarato Serena Cesarini Sforza, candidata alle
Le mafie controllano la quasi totalità del gioco d’azzardo, anche legale, il commercio dei rifiuti, soprattutto se tossici e nocivi, e l’edilizia. Lo ha dichiarato Serena Cesarini Sforza, candidata alle regionali in Toscana per Lista SI – Toscana a sinistra.
“La Toscana, – ha continuato Sforza – regione “ricca”, al pari di tante altre regioni del centro nord è dunque sempre più nel mirino di mafia, camorra e ‘ndrangheta, che si muovono guidate da un unico obiettivo “i soldi”. Pochi se ne accorgono perché la mafia in Toscana non uccide ma si infiltra nell’economia legale inquinando tutto il sistema e uccidendo le imprese che si muovono nella legalità.
La Regione può fare molto non solo per risolvere le mafiosità esistenti, ma anche per arginare una situazione che potrebbe diventare ben peggiore, soprattutto se si fa “finta di nulla” perché è proprio in queste situazioni che le mafie trovano terreno fertile per andare avanti.
Per questi motivi, Sì – Toscana a Sinistra propone: un osservatorio regionale sulle mafie, che preveda la messa in rete di tutti i soggetti coinvolti (dalle Prefetture alle Associazioni) e che possa formulare proposte che possano arginare il fenomeno; la tracciabilità degli appalti pubblici; il preziario delle opere pubbliche; l’utilizzo sociale dei beni confiscati, primo tra tutti Suvignano; interventi formativi nelle scuole e non solo”.
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