Sabato 1 aprile, il consiglio regionale della Liguria ha approvato, con 16 voti a favore (maggioranza) e 13 contrari (minoranza), l’emendamento che proroga al maggio 2018 l’applicazione della legge numero
Sabato 1 aprile, il consiglio regionale della Liguria ha approvato, con 16 voti a favore (maggioranza) e 13 contrari (minoranza), l’emendamento che proroga al maggio 2018 l’applicazione della legge numero 17 del 30 aprile 2012 ‘Disciplina delle sale da gioco’ che nel testo originale sarebbe entrata in vigore nel maggio prossimo. Buona parte del dibattito si è sviluppato sull’emendamento presentato dalla Giunta relativo alla proroga alla legge 17/2012 sulle sale da gioco.
L’assemblea legislativa ha anche approvato, con 23 voti a favore e 6 astenuti (Partito Democratico), l’ordine del giorno (Lega Nord Liguria-Salvini), che impegna la Giunta a intercedere presso il ministero competente affinché nelle sedi opportune si prenda in considerazione l’ipotesi d’introdurre, con riferimento al gioco d’azzardo, un dispositivo automatico di lettura di documenti anagrafici magnetici, che permetta l’identificazione del giocatore, similmente a quanto già avviene in materia di tabacchi.
Buona parte del dibattito si è sviluppato sul primo emendamento presentato dalla giunta sulla proroga alla legge numero 17 del 2012 sulle sale da gioco. Il primo a intervenire sull’emendamento è stato Fabio Tosi (Movimento 5 Stelle). «Occorreva fare un altro percorso per non scatenare questo tourbillon. Questo emendamento – ha detto – è una chiara marchetta elettorale per le elezioni di Genova».
Raffaella Paita (Pd) ha accusato l’attuale giunta di non avere avviato interventi efficaci per il sostegno delle attività commerciali colpite dalla crisi. «È umiliante far passare l’idea che con il mantenimento delle slot si consentirà di uscire dalle difficoltà economiche quando – ha detto – la Regione in due anni non è riuscita a mettere in campo strumenti e investimenti adeguati e il problema, dunque, si porra ancora. È esplicito – ha aggiunto – il tentativo di strumentalizzare la questione».
Il presidente della giunta Giovanni Toti, ribattendo alle critiche della minoranza per la convocazione della seduta il sabato, ha ricordato che proprio i consiglieri di opposizione, durante la riunione dei capigruppo, avevano rifiutato la proposta di convocazione il venerdì, quindi, a norma di regolamento poiché non c’era stata l’unanimità dell’Assemblea, la prima data utile era slittata al sabato. Rispetto alla possibilità di rinviare l’approvazione alle prossime settimane Toti ha concluso di non volere un ulteriore rinvio per non tenere la Liguria in uno stato di incertezza, visto che la legge sarebbe entrata in vigore il primo maggio: «È stata una scelta giusta perché rimandare di un ulteriore settimana avrebbe aumentato le incertezze per tanti lavoratori interessati dalla proroga».
“La legge viene prorogata per un anno, – ha dichiarato dopo l’approvazione il Governatore Toti – speriamo anche meno se le forze politiche coerentemente con quello che hanno dichiarato in aula, spero senza nessuna strumentalità, vorranno sedersi con noi.
Occorre discutere – ha continuato Toti – di come migliorare una legge che deve tenere insieme certo le esigenze della salute, che se la sono fondamentali, ma anche le esigenze dell’occupazione, dello sviluppo e della ricchezza di una regione che di posti di lavoro ne ha persi anche troppi”.
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