“Il Lazio era una delle pochissime Regioni italiane a non aver mai recepito la legge 328 del 2000 sui servizi sociali. Si tratta di una riforma storica, che rimette al
“Il Lazio era una delle pochissime Regioni italiane a non aver mai recepito la legge 328 del 2000 sui servizi sociali. Si tratta di una riforma storica, che rimette al centro il tema dei diritti e dell’universalità del welfare, un valore non negoziabile”. Ha dichiarato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
E tra gli ambiti di intervento, spiega Zingaretti, c’è il “gioco d’azzardo patologico tra le dipendenze da trattare”.
Obiettivo della riforma – nella filosofia del provvedimento – è definire un modello di welfare regionale più aperto alla partecipazione dei soggetti pubblici e privati che operano nel sociale; più efficiente ed efficace sotto il profilo della programmazione, dell’organizzazione e della gestione dei servizi; più attento ai bisogni delle persone più deboli sia dal punto di vista sociale che sanitario. Finora si era avuto un sostanziale scollamento tra sistema sociale e sanitario, con una cattiva qualità degli interventi e un conseguente spreco di risorse.
“Questa riforma porterà a una pianificazione strutturata, ragionata e partecipata delle scelte di politica sociale” aggiunge. Siamo di fronte peraltro ad una legge partecipata, scritta ascoltando tantissimi sindaci, amministratori, dirigenti e funzionari del servizio sociale territoriale, tutte le associazioni di categoria degli operatori, i sindacati, le associazioni, la cooperazione, i cittadini.
PressGiochi
Fonte immagine: 15/04/2013 Roma, presentazione del bilancio 2013 della Regione Lazio. Nella foto Nicola Zingaretti