“A gennaio 2019 è stato approvato il Piano Sociale regionale nel quale si parla di omogeneizzazione territoriale e anche di gioco d’azzardo patologico. L’obiettivo che deve riguardate tutti noi è
“A gennaio 2019 è stato approvato il Piano Sociale regionale nel quale si parla di omogeneizzazione territoriale e anche di gioco d’azzardo patologico.
L’obiettivo che deve riguardate tutti noi è una omogeneizzazione delle procedure. Tutti dobbiamo parlare la stessa lingua. Le strutture della Sanità e della Regione devono parlare la stessa lingua.
Il Gap è stato riconosciuto già nel 2017 nei Lea. E’ un fenomeno sentito da parte di tutti. La Regione ha adottato una legge a partire dal 2013.
E’ importante fare formazione a partire proprio dalle scuole dove i giovani passano gran parte delle loro giornate. Dobbiamo garantire sicurezza e controlli per evitare l’accesso dei minori all’azzardo. Infine le distanze. Sono importantissime, e non parlo solo di istituti scolastici ma anche di centri anziani. Gli anziani non possono essere lasciati solo di fronte a questo pericolo.
Abbiamo stanziato 1,2 mln per il potenziamento degli sportelli formativi. Distribuirli per permettere alle persone la conoscenza di questi servizi.
Diciamo no al gioco d’azzardo ma tutti insieme dobbiamo far conoscere il problema delle ludopatia che troppo spesso rimane rilegato alle famiglie colpite da questa dipendenza”.
E’ quanto ha dichiarato l’assessore alle politiche sociali Alessandra Troncarelli oggi alla Regione Lazio in occasione della presentazione del Piano di formazione del contrasto al gioco patologico”.
“La Regione – ha spiegato l’assessore – ha destinato alle ASL quasi 10 milioni di euro per il rafforzamento dei servizi, della presa in carico alla cura e riabilitazione, passando per la consulenza legale, psicologica e finanziaria alle vittime dell’usura e ai loro familiari. Ai 36 comuni capofila di distretto sono stati riservati 1.242.352 euro per il potenziamento delle attività degli sportelli informativi distrettuali volti alla prevenzione e al trattamento del gioco d’azzardo”.
Un Piano che prevede la realizzazione di un progetto di formazione regionale sul DGA che coinvolgerà 500 professionisti operanti nelle ASL, nonché 80 provenienti da strutture private accreditate. La Regione ha stanziato 620mila euro per questo percorso formativo che vede come soggetti attuatori la ASL di Roma 1, Asl Roma 4, Asl Frosinone, e la Asl Rieti.
Il Piano biennale della Regione Lazio per il contrasto al gioco d’azzardo patologico prevede un investimento di 14,4 milioni di euro provenienti dal Fondo nazionale Gap e dal fondo sanitario su tre macro aree di intervento: prevenzione, cura e riabilitazione, rafforzamento del sistema.
Nello specifico per la prevenzione sono stati impegnati 2.760.000 euro; per la cura e riabilitazione 9,9 mln, per il rafforzamento del sistema 1,745 mln.
Ad intervenire anche Antonio Mazzarotto dirigente Area politiche sociali Regione Lazio. “9 milioni di euro dell’intero stanziamento del Piano sono destinati al rafforzamento dei servizi – ha dichiarato Mazzarotto. – Interveniamo con il marchio Slot Fee. Non ci aspettiamo che questo disincentivi in maniera importante il sistema del gioco ma vogliamo gettare un seme per coinvolgere tutti nella lotta all’azzardo senza creare una barricata tra chi offre gioco e chi tutela i giocatori. Dobbiamo creare un ponte tra chi gestisce questi strumenti e la Regione”.
Presente all’evento della Regione anche Onofrio Casciani della Asl Roma 1 che ha dichiarato: “Di Gap si parla sempre di più ma abbiamo bisogno di formare il personale affinché sia specializzato ad affrontare questa emergenza. La formazione per noi deve essere continua. Investire sulla formazione è fondamentale ed è previsto anche dai Piani regionali per incrementare le conoscenze e le competenze per far fronte al disturbo da gioco d’azzardo.
Va detto che alcune macchine da gioco – ha spiegato Casciani -vanno a sollecitare proprio i giocatori più vulnerabili. Non voglio fare un discorso proibizionista ma dobbiamo evitare di stuzzicare le persone a rischio.
Il gioco patologico non è una dipendenza come le altre, c’è molta stigma su questo fenomeno. Per questo bisogna approcciarci ai giocatori problematici con la giusta maniera“.
Tra le attività previste nel piano, ci sono anche la realizzazione di un PORTALE REGIONALE, denominato “Osservatorio on line permanente Gap”, che permetterà una rilevazione sistematica e completa dei dati, anche per monitorare la distanza delle sale gioco dai luoghi sensibili. Per tali attività è previsto stanziamento di 307.982,90 euro. È stato anche elaborato il MARCHIO “Slot Free-Regione Lazio con il pay off “Qui si vince davvero: la Regione Lazio dice no al gioco d’azzardo”, che verrà assegnato agli esercizi commerciali che rinunceranno al gioco d’azzardo (l’investimento è di 400.000 euro). Infine, è stata ideata la CAMPAGNA INFORMATIVA E DI PREVENZIONE “GAME OVER”, realizzata dall’Ipab Asilo Savoia che, nel corso di un biennio, coinvolgerà le seconde classi delle circa 400 scuole secondarie di secondo grado del Lazio. Il finanziamento assegnato per il primo anno è di 400.000 euro.
PressGiochi
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