15 Novembre 2024 - 13:22

Regione Lazio. Le associazioni del gioco scrivono ai consiglieri per essere auditi sulla modifica al distanziometro

“Siamo le lavoratrici, i lavoratori, le associazioni del Gioco Pubblico che vivono e lavorano nella Regione Lazio. In questi giorni abbiamo letto alcune prese di posizione pubbliche di realtà associative

28 Maggio 2021

“Siamo le lavoratrici, i lavoratori, le associazioni del Gioco Pubblico che vivono e lavorano nella Regione Lazio. In questi giorni abbiamo letto alcune prese di posizione pubbliche di realtà associative e politiche contrarie alla proposta della Giunta della Regione Lazio, che dovrà essere approvata dal Consiglio regionale, di prorogare per 12 mesi l’entrata in vigore della legge che prevede l’entrata in vigore del “distanziometro” per le realtà esistenti”.

Ad affermarlo sono le associazioni Comitato Donne in Gioco, Agire, Agas, A.GI.SCO, Ascob, E.M.I. Rebus, Res Cogitans, Sapar, Utis, As.Tro – Assotrattenimento, EGP – FIPE, FIT – Federazione Italiana Tabaccai, Assotabaccai, FIEGL-Confesercenti, Sistema Gioco Italia – Confindustria Acadi – Confcommercio in una lettera indirizzata ai consiglieri della regione Lazio Fabio Refrigeri, Marietta Tidei, Rodolfo Lena, Eleonora Mattia, Sara Battisti.

 

“Con la presente – scrivono -non vogliamo affrontare le varie tematiche, complesse ed ampie, che circondano il mondo del gioco pubblico; oggi vi scriviamo perché vorremo concentrarci su un solo tema, che reputiamo importante e – ad oggi – centrale: quello del lavoro e della dignità di tutti i cittadini di fronte al lavoro, principio riconosciuto come imprescindibile dalla nostra Carta Costituzionale e su cui la nostra Repubblica si fonda.

Come sapete la sopracitata legge regionale, che introduceva il c.d. “distanziometro”per le realtà esistenti, prevedeva infatti un periodo transitorio di 18 mesi dalla sua approvazione all’entrata in vigore. All’indomani della sua pubblicazione è però scoppiata la crisi pandemica che – oltre agli altri disagi – ha causato la chiusura di tutte le attività, azzerando di fatto il periodo transitorio.

Oggi la Giunta regionale, con senso di responsabilità e a seguito di vari confronti con i lavoratori del comparto riconosce questa difficoltà e propone, nel Collegato al bilancio, una proroga naturale proprio perché per 12 mesi le nostre attività, come tante altre, sono state chiuse.

In questo periodo affronteremo quanto stabilito dalla legge e cercheremo di farlo con tutti i soggetti – lavoratori, aziende, istituzioni, associazioni del terzo settore – perché vogliamo tutelare il lavoro e la salute.

Non capiamo però, gentili Presidenti, per quale motivo alcune realtà vogliano cancellare con un colpo di spugna la nostra attività, il nostro lavoro. Non capiamo come alcune realtà, forse maggiormente tutelate, vogliano cancellare delle persone dal mercato del lavoro.

Stiamo parlando di essere umani, padri e madri di famiglia: di lavoratori, imprenditori, spesso imprese familiari che hanno investito tempo, energie, risorse e impegno per lavorare nella legalità e nel rispetto delle regole.

IlPresidentedellaRepubblica,SergioMattarella,pochesettimanefaaffermavache”illavoroporteràilPaesefuoridall’emergenza”,che“ènecessariogarantireatuttil’accessoallavoro”esoprattutto“leistituzionihannounaresponsabilitàdecisivadifarprevalerelacoscienzasullatentazionediassecondareocavalcarelosconforto”.

Ecco appunto, “cavalcare lo sconforto”. Scagliarsi contro questa proroga proposta significherebbe cancellare, senza appello, migliaia di lavoratori perbene e condannare allo sconforto migliaia di famiglie.

Non chiediamo leggi speciali. In questo momento chiediamo solo la tutela del lavoro per migliaia di persone che in questo anno passato hanno avuto – come molti – grandi difficoltà economiche.

Gentili Presidenti, con questa nostra lettera aperta siamo a chiedere la vostra disponibilità ad essere auditi per motivare le nostre ragioni”.

PressGiochi

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