28 Dicembre 2024 - 18:07

Regione Lazio: al via la campagna sul gioco ‘Non lasciarlo perdere’. Zingaretti: “Ok ad Osservatorio e marchio di qualità”

Entra nel vivo l’impegno della Regione Lazio per il contrasto del gioco d’azzardo patologico. Si è tenuto infatti questa mattina alle 11,00 il lancio della campagna di sensibilizzazione sul gioco

20 Luglio 2016

Entra nel vivo l’impegno della Regione Lazio per il contrasto del gioco d’azzardo patologico.

Si è tenuto infatti questa mattina alle 11,00 il lancio della campagna di sensibilizzazione sul gioco d’azzardo per prevenire e informare i cittadini della Regione, ‘Non lasciarlo perdere’, alla presenza del presidente della Regione Nicola Zingaretti, dell’assessore alle politiche sociali Rita Visini, dell’assessore ai rapporti con il consiglio Mauro Buschini e dell’assessore al Lavoro Lucia Valente.

Come ha annunciato il presidente Nicola Zingaretti “Entro quest’anno partirà l’Osservatorio regionale per il gioco di azzardo patologico. L’Osservatorio potra’ proporre progetti e programmi di prevenzione e sara’ composto da 15 persone, che offriranno gratuitamente la loro collaborazione, scelte tra esperti, docenti universitari e rappresentanti dell’associazionismo impegnato sul fronte del contrasto a questa dipendenza”.

Tra le novita’ annunciate da Zingaretti anche ‘slot free-rl’ un marchio regionale, rilasciato dalla Regione Lazio agli esercenti di esercizi commerciali, ai gestori dei circoli privati e di altri luoghi deputati all’intrattenimento, che non hanno nel proprio esercizio le apparecchiature per il gioco d’azzardo.
Per Zingaretti si tratta di un “marchio di qualita’ per i bar che rifiutano di mettere le macchinette per il gioco d’azzardo.  “Vogliamo monitorare sul territorio tutti i locali che rifiutano il gioco di azzardo e li valorizzeremo” ha aggiunto, sottolineando che “vanno sostenuti e incoraggiati in tutti i modi”.

 

“Il Lazio sta facendo sul serio in materia di Gap- ha dichiarato Rita Visini – Assessore alle Politiche sociali, allo sport e alla sicurezza della Regione Lazio – : ha approvato all’unanimità una buona legge, la 5/2013, che definisce percorsi e strumenti concreti per invertire la rotta e dare un segnale importante, per quanto riguarda i settori sui quali il livello di competenza regionale ci permette di intervenire. E poi ha investito sulla rete degli sportelli “no slot”, un milione di euro per l’apertura di oltre 80 punti di ascolto e accoglienza rivolti alle vittime del gioco d’azzardo patologico su tutto il territorio regionale, una rete di servizi che piano piano sta crescendo, accanto al lavoro del numero verde 800001133, il nostro centro regionale di ascolto telefonico disponibile otto ore al giorno per cinque giorni a settimana, e alla campagna di comunicazione sociale “Non lasciarlo perdere”. E poi c’è il progetto LazioInGioco, che sostiene con competenza e impegno la formazione degli operatori sociali sul territorio e la promozione sul territorio di quel fondamentale lavoro culturale necessario per vincere davvero la partita contro il gioco d’azzardo patologico”.

“I nostri interventi saranno integrati sui bisogni delle persone, e saranno interventi sociosanitari. Le persone pensano di poter sbarcare il lunario in modo semplice- ha aggiunto Visini- ma facendo una battuta, la probabilità di una vincita sostanziosa a un gratta e vinci è di una su 273mila, mentre quella di essere colpiti da un fulmine è pari a una su 135mila.

Sui territori ci stiamo battendo molto e la lotta degli enti locali insieme alle regioni in questi anni sta crescendo tantissimo; è chiaro che bisogna far passare anche un dato culturale, ecco perché la formazione, e non solo l’informazione, è un dato fondamentale per la lotta al gioco d’azzardo patologico”.

 

“Nel 2015 nel Lazio – ha continuato Zingaretti – sono stati spesi 7,6 miliardi di euro nel gioco d’azzardo. Il Lazio è la prima regione italiana per sale bingo (28) e la seconda dopo la Lombardia per ricevitorie e punti vendita lotterie (10.273) e per giochi numerici a totalizzatore (3.824). Inoltre la spesa media per famiglia si attesta a 640 euro e la spesa dei giocatori nelle slot nel 2015 è stata di 925 milioni di euro, pari al 54,8% della spesa totale dei giochi su rete fisica nel Lazio. In totale gli apparecchi di intrattenimento nel Lazio sono quasi 55 mila, uno ogni 107 abitanti.

Si calcolano almeno 1,8 miliardi nel gioco a nero, un numero impressionante che nasconde disperazione e un insediamento delle mafie e della criminalità molto preoccupante. Per questo abbiamo deciso di dire basta, attraverso questa campagna che lanceremo da settembre ‘Non lasciarlo perdere’ rivolta ad amici e familiari di coloro che giocano d’azzardo e con un numero verde rivolto a coloro che sono vittime di questo fenomeno patologico”.

 

La Regione ha finanziato con 1 mln la costruzione della rete regionale degli sportelli ”No slot”, per accogliere le vittime in cerca di aiuto e i loro familiari: in totale sono 80 i punti di ascolto funzionanti in 7 Municipi di Roma e in altri 67 Comuni del Lazio. Sul sito ”regione.lazio.it/stopazzardo” è possibile geolocalizzare tutti gli sportelli aperti sul territorio regionale con l’indicazione dei giorni e degli orari di apertura.

La Regione ha predisposto la formazione degli operatori degli sportelli, stanziando 300mila euro per due anni di attività formativa.

 

Lazio. Tarzia (LS): “Bene campagna contro il gioco patologico, ma arriva troppo tardi”

 

LA LEGGE REGIONALE DEL LAZIO – La Regione Lazio, nel rispetto delle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e di quelle della Commissione Europea e in armonia con i principi costituzionali in merito alla tutela della salute, vara la Legge Regionale n° 5/2013, Disposizioni per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico1 (GAP)2: definisce dunque delle regole regionali in materia di gioco d’azzardo.

Nello specifico:

– l’articolo 5 istituisce il marchio regionale “Slot free R.L.” teso a valorizzare gli esercizi commerciali che non hanno al loro interno apparecchiature per il gioco d’azzardo;

– l’articolo 6 vara un Osservatorio Regionale sul Gioco d’Azzardo al fine di monitorare il fenomeno in tutte le sue componenti (culturali, legali, di pubblica sicurezza, commerciali, sanitarie ed epidemiologiche, sociali e socio-economiche) e con il compito di formulare strategie, linee di intervento, campagne informative e di verificare l’impatto di tali politiche redigendo un rapporto annuale;

– il successivo articolo 10 istituisce il piano integrato socio-sanitario per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio dalla dipendenza GAP; in particolare tale piano dovrà prevedere ad esempio interventi di prevenzione, cura e trattamento del rischio dalla dipendenza da GAP, interventi di formazione per operatori pubblici e del Terzo Settore, l’attivazione di un numero verde regionale in grado di fornire un primo servizio di ascolto, assistenza e consulenza (il numero verde attualmente attivo a tale scopo è 800001133).

Nel quadro degli interventi promossi da questa legge, è prevista l’attivazione di 51 sportelli (uno per ogni distretto della regione) aventi il compito specifico di svolgere animazione territoriale, sensibilizzazione, informazione e di accogliere eventuali Giocatori d’Azzardo problematici e i loro familiari per orientarli ai servizi socio-sanitari sul territorio.

Dopo aver varato negli anni precedenti una serie di programmi di informazione alla popolazione su tre fenomeni di consumo significativi nel nostro territorio, GAP, psicofarmaci e alcol, con questa legge l’istituzione intende evidentemente affrontare con decisione un fenomeno sociale che preoccupa tanto i cittadini quanto gli amministratori.

Il successivo D.G.R. Lazio n. 314 del 27/5/2014 programma quindi l’erogazione di contributi per interventi e servizi sociali, destinandone una parte alla realizzazione di progetti che possano supportare tali azioni regionali per la prevenzione dei rischi dovuti al Gioco d’Azzardo Patologico.

Nello specifico, l’erogazione dei contributi per il GAP sono destinati, oltre all’attivazione degli sportelli di informazione e di ascolto su ciascun distretto della regione, anche ad attività di mappatura dei servizi utile alla rilevazione dei soggetti operanti sul territorio; ad attività di aggiornamento seminariale; alla predisposizione di un vademecum sul tema.

 

PressGiochi