Il gruppo della Lega in Regione Emilia Romagna ha presentato una serie di emendamenti – 5 nello specifico – al Refit, il progetto di legge di iniziativa della Giunta recante
Il gruppo della Lega in Regione Emilia Romagna ha presentato una serie di emendamenti – 5 nello specifico – al Refit, il progetto di legge di iniziativa della Giunta recante abrogazioni e modifiche di leggi e disposizioni regionali in collegamento con la sessione europea 2022.
Tra di essi compare la proposta di abbassare, portandolo a 300 metri per i comuni fino a 5mila abitanti (e a 400 per tutti gli altri) il “distanziometro” per le attività di gioco, ossia il limite dei 500 metri previsto per la distanza di una sala scommessa dai cosiddetti luoghi sensibili, come scuole, chiese e parchi pubblici.
Nello specifico, la Lega chiede di modificare la legge regionale n. 5 del 2013. All’art. 6 (Apertura ed esercizio dell’attività) della legge regionale 4 luglio 2013 n. 5 (Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio ella dipendenza da gioco d’azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate), al comma 2bis, sostituire le parole ‘in locali che si trovino ad una distanza inferiore a cinquecento metri, calcolati secondo il percorso pedonale più breve’ con le parole ‘ in locali che si trovano ad una distanza, inferiore a trecento metri calcolati secondo il percorso pedonale più breve, per i comuni con popolazione fino a cinquemila abitanti ed inferiore a quattrocento metri per i comuni con popolazione superiore a cinquemila abitanti’.
La Lega chiede anche di cancellare la norma che vieta ai minori di poter utilizzare quei giochi che erogano punti sotto forma di biglietti che danno accesso a premi (i cosiddetti ticket redemption), che potranno così essere utilizzati in presenza di un genitore.
PressGiochi
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