La proposta di legge approvata dalla terza commissione del Consiglio regionale della Calabria di iniziativa dei consiglieri regionali Franco Sergio e Orlandino Greco, recante: “Norme per la prevenzione e il
La proposta di legge approvata dalla terza commissione del Consiglio regionale della Calabria di iniziativa dei consiglieri regionali Franco Sergio e Orlandino Greco, recante: “Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico” approderà nelle prossime settimane presso la commissione bilancio. Nel frattempo, la Commissione III ha elaborato a firma del relatore Michelangelo Mirabello la relazione in attesa di parere.
Il consigliere Mirabello ha analizzato i vari interventi introdotti dalla legge e gli oneri di spesa a carico dell’amministrazione regionale.
“Relativamente all’istituzione del numero verde di cui all’articolo 4, comma 1, lettera d), – si legge – si è condotta una media delle spese sostenute per l’attivazione di un numero verde e/o centri di ascolto a livello provinciale da alcune regioni, quali il Lazio, l’Emilia Romagna e il Veneto, che con apposite leggi regionali hanno disciplinato il contrasto al gioco d’azzardo. Da tale media, è stato possibile quantificare una spesa pari ad euro 3.000.
Per le spese afferenti alla conoscenza e informazione, anche mediante materiale informativo (art. 4, comma 1, lettera e) e comma 3, è possibile stimare mediamente un fabbisogno pari ad euro 10.000 sulla scorta dei dati relativi alle spese sostenute nell’ultimo biennio dalla Regione Calabria per la divulgazione di materiale informativo di carattere sociale, e tenendo conto altresì delle spese per attività similari sostenute da alcune regioni italiane (Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Basilicata) che hanno introdotto norme regionali finalizzate alla lotta contro la ludopatia.
La quantificazione dei contributi e aiuti economici comunque denominati a sostegno di Comuni, soggetti del terzo settore, associazioni di tutela dei diritti dei consumatori e associazioni di categoria dei gestori delle sale da gioco – art. 4, comma 1, lettere f), h) – è stata effettuata mediante un benchmarking degli importi indicati in alcuni bandi regionali (ex plurimis, Regione Puglia) e decreti dirigenziali regionali (Regione Lazio). In particolare, fissando in euro 6.000 l’entità massima del contributo concedibile ed ipotizzando una platea di 15 beneficiari, si è stimato un fabbisogno finanziario pari a 90.000 euro. Si precisa che le modalità e le condizioni di erogazione dei contributi, nonché il numero dei potenziali beneficiari saranno meglio dettagliati nei bandi che la Regione Calabria provvederà ad emanare, nel rispetto di quanto indicato nel Programma per il contrasto e la prevenzione del gioco patologico, di cui all’articolo 4 comma 1 lettera b).
In relazione all’articolo 5, che disciplina la Sezione tematica sul GAP, occorre sottolineare che l’istituzione di tale organismo non implica alcun onere aggiuntivo per il bilancio regionale, in quanto avrà sede presso il dipartimento regionale competente in materia di politiche sociali, che assicurerà il necessario supporto tecnico (messa a disposizione dei locali, cancelleria, personale amministrativo, ecc.).
Tuttavia, sebbene non venga riconosciuto ai componenti alcun gettone di presenza per la partecipazione alle riunioni, è previsto un rimborso spese di viaggio che può essere stimato complessivamente in euro 5.000. Tale importo scaturisce dall’ipotesi di corrispondere a ciascun componente un rimborso forfettario secondo quanto previsto dal disciplinare del trattamento di trasferta del personale dipendente della Giunta regionale (30 euro circa per il rimborso di un pasto, per le trasferte non inferiori a otto ore, ed euro 40 per le’ indennità chilometriche, per complessive 70 euro), e supponendo la convocazione della Sezione tematica sul GAP una volta ogni bimestre, per un totale di 6 riunioni annuali.
L’ articolo 6 prevede l’istituzione del marchio regionale “Slot — free Regione Calabria“, che genera una spesa per la finanza regionale quantificabile in euro 1.000 solo per l’esercizio 2015. Tale onere è stato valutato svolgendo alcune ricerche su internet dirette a quantificare il costo sopportato da imprese e amministrazioni per la realizzazione di loghi e marchi aziendali. Tra le attività e le iniziative volte a contrastare il gioco d’azzardo si inseriscono quelle di formazione del personale delle sale da gioco e dei gestori dei locali (articolo 9).
Per la quantificazione delle spese derivanti dallo svolgimento delle suddette attività, si sono svolte stime parametriche sulla base di corsi di formazione organizzati nella Regione Lombardia e Veneto ed espletati da soggetti all’uopo accreditati. In particolare, si è assunto che:
– il compenso complessivo per una docenza giornaliera ammonta ad euro 250 + IVA (22%), a cui si aggiungono, per docenti fuori sede, eventuali rimborsi per la trasferta, pari a 50 euro;
– le spese amministrative per ciascun corso possono essere mediamente stimate in euro 200;
– la Regione organizza sei corsi di formazione annuali per ciascuna provincia calabrese, che saranno espletati da soggetti appositamente accreditati secondo quanto disposto dalla presente legge;
– ciascun corso ha una durata di due giorni di cinque ore ciascuno, per complessive 300 ore di formazione;
– per ciascun corso si prevede la partecipazione di trenta allievi, con un costo unitario per allievo che può essere stimato in 100 euro.
Pertanto, è possibile quantificare una dotazione finanziaria complessiva pari ad euro 16.500, che consentirà di formare circa 160 persone. Con riferimento alla rimodulazione dell’IRAP, che dispiegherà i suoi effetti a partire dall’esercizio 2016, occorre stimare le minori entrate conseguenti alla riduzione dello 0,92% dell’aliquota ordinaria, che saranno compensate con il maggiore gettito tributario legato all’applicazione dell’aggravio fiscale di cui all’articolo 11 comma 3. Dal bilancio di previsione 2015 della Regione, si evince che il gettito IRAP presunto (aliquota 4,97%) ammonta a 634.467.974,86 euro. In Calabria, i contribuenti IRAP per l’anno di imposta 2014 sono circa 122.000 euro, mentre il numero dei soggetti titolari di locali in cui sono installate slot machine e apparecchi da gioco è di circa 300 euro (dati acquisiti dal sito dei Monopoli di Stato). Pertanto, il gettito IRAP derivante dal gioco d’azzardo può essere stimato complessivamente in circa 1.560.000 euro, da cui discende un gettito medio per contribuente titolare di slot ed apparecchi da gioco pari a 5.200 euro. Considerato che non tutti i titolari e gestori delle slot machine e degli apparecchi da gioco procederanno nel breve termine alla disinstallazione, ma si ritiene ragionevole che un terzo di essi procederà in tal senso nell’esercizio 2016 e la restante parte negli esercizi successivi, è possibile stimare le minori entrate per il bilancio regionale per un importo di 514.200 euro annui, alla cui copertura si provvede mediante il maggiore introito derivante dalla maggiorazione dell’aliquota per coloro che non procedono alla disinstallazione delle macchine da gioco.
Con riferimento alla rimodulazione dell’IRAP, che dispiegherà i suoi effetti a partire dall’esercizio 2016, occorre precisare che le minori entrate conseguenti alla riduzione dello 0,92 % dell’aliquota ordinaria saranno compensate con il maggiore gettito tributario legato all’applicazione dell’aggravio fiscale di cui all’articolo 10 comma 3. Il comma 5 della norma finanziaria prevede la cosiddetta clausola di salvaguardia che opera automaticamente in modo tale da scongiurare il rischio di mancanza di copertura finanziaria a causa di eventuali scostamenti rispetto alle previsioni, soprattutto per quanto riguarda le minori e/o maggiori entrate.
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