Nel Consiglio dei ministri che si è tenuto ieri 27 giugno a Palazzo Chigi si è tornati nuovamente a rinviare la nomina delle deleghe, tra cui figura quella dei giochi.
Nel Consiglio dei ministri che si è tenuto ieri 27 giugno a Palazzo Chigi si è tornati nuovamente a rinviare la nomina delle deleghe, tra cui figura quella dei giochi. Anche il Decreto Dignità del vicepremier Luigi Di Maio, annunciata fin nel pomeriggio, è rimasto nei cassetti.
Si è invece stabilita la non impugnativa per la legge della Regione Calabria n. 9 del 26/04/2018, recante “Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della ’ndrangheta e per la promozione della legalità, dell’economia responsabile e della trasparenza” che al suo interno contiene importanti norme in materia di giochi. La legge antindrangheta è composta da 60 articoli e tra le proposte sono previste anche misure per accedere al fondo nazionale contro la ludopatia. Oltre all’introduzione di misure di sostegno a chi è affetto da ludopatia, viene previsto il divieto di collocazione di alcune tipologie di apparecchi per il gioco in locali che si trovano ad una distanza, misurata in base al percorso pedonale più breve, non inferiore a trecento metri per i comuni con popolazione fino a cinquemila abitanti e non inferiore a cinquecento metri per i comuni con popolazione superiore a cinquemila abitanti rispetto a luoghi sensibili come scuole, chiese, sale ricreative, bancomat e palestre.
Misure, tuttavia, che potrebbero a breve esser riviste. La Commissione contro la ‘ndrangheta della Regione Calabria ha infatti accolto la richiesta di audizione fatta dall’associazione di gestori Agge Sardegna e Sapar in vista di un prossimo adeguamento della legge. Incontro tra il presidente della Commissione Arturo Bova (nella foto) e i presidenti Francesco Pirrello e Raffaele Curcio che si terrà nelle prossime settimane.
PressGiochi