13 Gennaio 2025 - 06:42

Regione Basilicata. Romaniello (Gm): “Ad un anno dall’approvazione la legge sul gioco è a un punto fermo”

Il 27 ottobre 2014 il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato una legge sulle “misure per il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico”, ma tuttavia a distanza di un

30 Dicembre 2015

Il 27 ottobre 2014 il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato una legge sulle “misure per il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico”, ma tuttavia a distanza di un anno l’attuazione della legge si trova ad un punto fermo.

 

La denuncia arriva dagli stessi firmatari della legge che ne lamentano la mancata approvazione. “A più di un anno dalla sua approvazione, l’attuazione della legge si trova ad un punto fermo. Bisogna essere onesti – evidenzia il consiglieri Romaniello (Gm) – ad oggi ci troviamo allo stesso punto di quando la legge è partita. Questa situazione deve essere assolutamente superata e io per primo, in relazione con le altre forze politiche interne al Consiglio regionale, mi confronterò con l’assessore alla Sanità perché l’Osservatorio si insedi immediatamente e si cominci a lavorare. Mancando questo, non possono essere realizzate tutte le azioni previste dalla legge. Il dato negativo della nostra Regione è che riusciamo ad approvare norme anche abbastanza avanzate che però poi si scontrano con il ritardo, da parte delle strutture preposte, nel dare a queste piena attuazione. Tutti noi consiglieri chiederemo di rimuovere questo ostacolo. L’Osservatorio è il cuore dell’esecuzione di questa legge e per questo ritengo che sia assolutamente fondamentale e indispensabile insediarlo quanto prima”.

 

Sulla stessa posizione il consigliere Pietrantuono che aggiunge: “Dobbiamo cominciare a fare rete sul territorio. Occorre non solo dare attuazione a questa legge ma provare anche, attraverso l’azione politica, a organizzare incontri sul territorio con i Sindaci, gli amministratori locali e le Associazioni di categoria per cercare insieme a loro di trovare la strada giusta tra la rinuncia ad un guadagno, che può apparire ancora più necessario in un momento di crisi come questo, e la consapevolezza che questi introiti si ottengono spesso sulla pelle delle famiglie”.

 

La legge, proposta dai consiglieri Romaniello (Gm), Galante (Ri) e Pietrantuono (Psi), era stata approvata dall’Assemblea consiliare all’unanimità.

“Il nostro Consiglio regionale – evidenzia il consigliere Galante – è stato uno dei primi ad attivarsi su questo tema. La nostra normativa credo sia anche all’avanguardia nonostante, in sede di prima attuazione, potrebbe essere rivista per alcuni aspetti. Attendiamo che vengano istituiti dalla Giunta regionale l’Osservatorio e l’apposito ufficio che regolamenterà le attività da svolgere. L’aver previsto delle premialità nei confronti degli esercizi commerciali che bandiranno le macchinette mangia soldi è sicuramente un passaggio importante, come lo è l’aver stabilito l’apertura di questo tipo di esercizi ad una distanza minima dalle scuole, in modo da tutelare i più giovani. Credo che, una volta attuata la norma, i risultati non tarderanno ad arrivare”.

“L’obiettivo fondamentalmente di questa norma – afferma il consigliere Romaniello – è quello di provare a strutturare, attraverso strumenti ben codificati, una serie di azioni destinate alla lotta alla dipendenza da gioco d’azzardo. Il nostro intento è quindi quello di costruire un sistema normativo e di relazioni in grado di fare tre cose: realizzare un’efficace prevenzione, contrastare la dipendenza, mettere in piedi attività in grado di curare e di riabilitare coloro i quali soffrono di questa patologia, considerando che anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce il gioco d’azzardo una vera e propria malattia”.

Se però a livello locale si è cominciato a definire un impianto normativo, come anche in altre regioni del Paese, a livello nazionale il Governo ha proposto l’apertura di 22 mila nuove sale da gioco. “È veramente singolare – afferma Romaniello – trovarsi di fronte ad un’ipotesi di questo tipo da parte dello Stato mentre sui territori si lavora per la realizzazione un’operazione di prevenzione. Ho avuto già modo di ribadire che questo è davvero un controsenso. Questa è una scelta totalmente sbagliata e non condivisibile e mi auguro che il Parlamento possa evitare di approvare questa norma. Il provvedimento – chiarisce Romaniello – rappresenta un’offesa alle centinaia di associazioni che in tutta Italia si battono contro il dilagare di un fenomeno che causa rotture familiari, fallimenti di attività ed anche episodi di autolesionismo che in alcuni casi sfociano nel suicidio”.

“Rispetto alla disciplina nazionale – ha concluso il consigliere Galante – la legge che abbiamo approvato è evidentemente in controtendenza. Nei momenti di difficoltà sono proprio le famiglie più deboli che ricorrono ad un’attività come quella del gioco. È a loro che noi dobbiamo pensare e anche a come contrastare questa chimera della vincita facile che non esiste, perché il vincitore è uno su milioni di giocate effettuate. Per questo credo che il nostro dovere sia quello di mettere in piedi una buona trincea per tutelare le persone in difficoltà e i giovani”.

PressGiochi