12 Gennaio 2025 - 14:09

Reggio Emilia: 105 le persone trattate dal Sert per problemi di gioco

Sono 105 le persone trattate nel 2014 dai servizi pubblici del Sert per dipendenza dal gioco d’azzardo. La grande maggioranza (71,6%) è composta da maschi. L’età media è di 48,3

02 Ottobre 2015

Sono 105 le persone trattate nel 2014 dai servizi pubblici del Sert per dipendenza dal gioco d’azzardo. La grande maggioranza (71,6%) è composta da maschi. L’età media è di 48,3 anni. Circa la metà ne ha più di 50.

Il bilancio delle prestazioni di cura della ludopatia è stato tracciato ieri mattina nel corso di un seminario tenuto a Villa Rossi. Ne rende conto Angela Dodi, direttrice del Programma dipendenze patologiche, che fa riferimento al Dipartimento di salute mentale e dipendenze patologiche dell’Ausl: “Questo seminario – spiega la dottoressa Dodi – è stato organizzato, come le altre iniziative della settimana della salute mentale, con il coinvolgimento attivo degli utenti, delle famiglie e delle associazioni”.

L’impegno congiunto del servizio pubblico e delle associazioni è stato al centro della tavola rotonda, a cui hanno partecipato i rappresentanti dei Sert e Marina Abrate per conto della comunità Papa Giovanni XXIII. La lezione magistrale è stata tenuta da Mauro Croce, psicologo e psicoterpauta, presidente di Alea, associazione per lo studio del gioco d’azzardo e dei comportamenti a rischio.

«La ludopatia – riferisce Angela Dodi – è un fenomeno sempre più diffuso fra i giovani e gli studenti. Le ragazze sono più catturate da Gratta e vinci, Lotto istantaneo e slot machine. I maschi sono attratti anche dalle scommesse sportive e dai poker Texas. Secondo uno studio del 2012 i giocatori d’azzardo problematici variano dall’1,3 al 3,8% della popolazione. I giocatori patologici oscillano fra lo 0,5 e il 2,2%. Le trappole che più attanagliano sono le new slot e i videogiochi installati nei bar. Il trattamento non è ancora previsto nei Livelli essenziali di assistenza. La nostra regione è l’unica che preveda un percorso di cura simile a quello delle tossicodipendenze».

 

PressGiochi