Sara’ il Consiglio di Stato a dire l’ultima parola nella querelle scoppiata durante la gestione commissariale del Comune di Reggio Calabria e i titolari di alcune sale slot operanti nel capoluogo.
Il TAR Calabria nei mesi scorsi si era occupato della vicenda rigettando di fatto la richiesta di sospensiva dell’ordinanza che disciplina gli orari d’apertura dei locali dello scorso settembre.
Sara’ il Consiglio di Stato a dire l’ultima parola nella querelle scoppiata durante la gestione commissariale del Comune di Reggio Calabria e i titolari di alcune sale slot operanti nel capoluogo.
Il TAR Calabria nei mesi scorsi si era occupato della vicenda rigettando di fatto la richiesta di sospensiva dell’ordinanza che disciplina gli orari d’apertura dei locali dello scorso settembre. Gli imprenditori del settore hanno pero’ deciso di rivolgersi al massimo organo della giustizia amministrativa contestandone la decisione a favore dell’ordinanza comunale reggina che fissa di fatto l’orario di apertura delle sale gioco sul territorio comunale dalle 9 alle 23 di tutti i giorni, compresi i festivi. Il provvedimento si poneva come obiettivo il contenimento del fenomeno del gioco d’azzardo e della sua dipendenza. L’istanza al Consiglio di Stato, come riporta Avvenire, e’ dovuto anche alle decisioni diverse rispetto ai giudici amministrativi reggini assunte dai Tar di altre regioni.
PressGiochi
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