25 Novembre 2024 - 00:15

Reddito di cittadinanza. Di Maio: “Nessuna spesa possibile per il gioco azzardo”

Chi avrà i soldi del reddito di cittadinanza “non potrà spenderli per il gioco azzardo, chi non spenderà i soldi entro il mese i soldi li perderà”. Lo dice Luigi

18 Gennaio 2019

Chi avrà i soldi del reddito di cittadinanza “non potrà spenderli per il gioco azzardo, chi non spenderà i soldi entro il mese i soldi li perderà”.

Lo dice Luigi Di Maio, durante la conferenza stampa a palazzo Chigi. Per il vicepremier “quei soldi si devono iniettare in economia, i cinque milioni di fruitori meritano aiuto, ma è una misura importante anche dal punto di vista economico”.

 

“E’ una misura economica importante – prosegue il viceministro – che inietta nell’economia i soldi che noi stanziamo e questi fondi rappresenteranno un aiuto per 5 milioni di persone; è una misura che ci permette di aiutare commercianti e piccoli negozi di cui saranno utenti questi cittadini che hanno il reddito di cittadinanza”.

 

Nonostante nel testo non vi sia ad oggi traccia della disposizione che vieta di utilizzare i soldi del RdC per il gioco d’azzardo, si continua a vociferare che il settore del gioco potrebbe nuovamente esser utilizzato per reperire fondi a copertura del provvedimento.

 

Tra i primi a commentare il decreto, il presidente della Regione Puglia: “Il reddito di cittadinanza? E’ un oggetto misterioso”, sostiene il presidente Michele Emiliano, il quale si augura che “questo decreto, che viene fatto sostanzialmente dagli uffici, regga poi al confronto con la realtà che spesso è diversificata tra regione e regione”. Emiliano al termine della Conferenza delle Regioni del 17 gennaio aggiunge: “abbiamo invitato sia il presidente del Consiglio sia il ministro Di Maio a un confronto con le esperienze che le Regioni hanno fatto in materia, che sono esperienze molto utili, che hanno mandato a regime meccanismi complessi ma estremamente efficienti”.

Ci sono situazioni molto diverse, ha aggiunto Emiliano, “dove un meccanismo del genere potrebbe essere strumentalizzato, egemonizzato da poteri illegali, gestito in modo discriminante. Insomma ci sono moltissime problematiche che io mi auguro che il governo stia affrontando con la dovuta esperienza e con la dovuta capacità”.
Infine una battuta dal presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti: “Attendiamo i testi, che cambiano di ora in ora. Io resto dell’idea che il problema principale in Italia è il lavoro, di cui non c’è alcun idea”. Comunque per Zingaretti nel decreto su reddito di cittadinanza e quota 100, non c’è “niente per crescita e lavoro”.

 

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