I giochi più diffusi sono i Gratta&Vinci e le scommesse sportive, quest’ultime largamente preferite dai ragazzi. Poco meno del 10% ha giocato online nell’ultimo anno e il 17% e il 12% degli studenti ha speso soldi per giocare rispettivamente presso luoghi fisici ed online nel corso dell’ultimo mese.
È online il Report ESPAD Italia 2021 che presenta i risultati dello studio European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs condotto nel 2021 sulla popolazione studentesca italiana.
Il report contiene informazioni sull’esperienza e sulla percezione degli studenti 15-19enni italiani in relazione a una varietà di sostanze e consumi, come tabacco, alcol, droghe, prodotti farmaceutici, nuove sostanze psicoattive, ma anche social media, challenge, gaming e gioco d’azzardo. È stato raccolto inoltre, per la prima volta, il dato relativo all’isolamento sociale volontario (Hikikomori).
Nel rapporto redatto da Sabrina Molinaro, Simone Saccop e Silvia Biagioni si evidenzia come un fenomeno molto diffuso tra i giovani è quello dei videogame che, nel 2021, ha riguardato il 68% degli studenti, con percentuali più elevate tra i ragazzi. Può trattarsi di un semplice passatempo ma il comportamento può assumere anche caratteristiche che lo rendono a rischio: il 6,8% degli studenti ha giocato per sessioni di oltre 4 ore senza interruzioni nei giorni di scuola e oltre un quinto afferma di passare troppo tempo a giocare, di sentirsi di cattivo umore se non può giocare e/o che i propri genitori gli rimproverano di giocare un po’ troppo.
Circa la metà degli studenti ha poi affermato di aver giocato d’azzardo almeno una volta nella vita e il 42% nel corso dell’anno. I giochi più diffusi sono i Gratta&Vinci e le scommesse sportive, quest’ultime largamente preferite dai ragazzi. Poco meno del 10% ha giocato online nell’ultimo anno e il 17% e il 12% degli studenti ha speso soldi per giocare rispettivamente presso luoghi fisici ed online nel corso dell’ultimo mese.
Quasi l’11% ha un profilo di gioco a rischio e il 6,6% problematico.
Si tratta di ragazzi che, in grado diverso, affermano di non riuscire a ridurre o interrompere il proprio gioco o di aver avuto problemi a scuola o con i familiari a causa di esso.
In letteratura, si sono osservate associazioni tra l’abitudine al fumo di sigarette e altri comportamenti a rischio quali gioco d’azzardo, uso di sostanze illecite e consumo di alcol.
Il gioco d’azzardo è un fenomeno piuttosto comune fra gli adolescenti, nonostante il divieto imposto ai minori di 18 anni. In generale il comportamento del gioco d’azzardo comprende qualsiasi scommessa di denaro su di un evento il cui esito dipende completamente o parzialmente dal caso. In questa definizione sono dunque compresi i giochi di carte (poker, black jack ecc.), i giochi da casinò, le slot machine, il bingo, le lotterie (lotto, superenalotto, Gratta&Vinci), le scommesse sportive e i giochi online.
Spesso giocare d’azzardo è un comportamento episodico e controllato, ma, in alcuni casi, esso può diventare un problema, arrivando a rappresentare una vera e propria dipendenza comportamentale.
Coerentemente con questo, alcuni studi hanno evidenziato un’associazione fra il gioco d’azzardo e il consumo di sostanze psicoattive e hanno evidenziato come alcuni fattori di rischio o di protezione siano comuni a entrambi i fenomeni, sottolineando la loro affinità sul piano clinico. Le variabili che influenzano i comportamenti legati al gioco d’azzardo dei ragazzi sono varie: la letteratura ha evidenziato un’associazione fra gioco d’azzardo e numerosi fattori ambientali, come la prossimità e la facilità di accesso ai luoghi di gioco (Tong & chimi, 2013) o le politiche nazionali in merito all’azzardo (Molinaro et al., 2014). Vi sono poi fattori relazionali legati al rapporto con i genitori e al controllo parentale (Molinaro et al., 2014; Canale et al., 2016) e infine fattori individuali, come, ad esempio, le credenze riguardanti il gioco d’azzardo (Canale et al., 2016).
Nel 2021, il gioco d’azzardo è stato praticato, nella vita, da circa metà del campione (M=55,7%; F=44,3%) e dal 42% nel corso dell’anno precedente la somministrazione del questionario (M=48,2%; F=35,8%). Dal 2009, anno della prima rilevazione, la quota di studenti 15-19enni che afferma di aver giocato d’azzardo nella vita è diminuita, passando dal 51,6% al 50,1% nel 2021. Tuttavia, dal 2018, la percentuale risulta in aumento (2018=43,2%; 2021=50,1%).
Per quanto riguarda la prevalenza di gioco nell’anno, essa mostra un trend in diminuzione fino al 2017 e, dopo un aumento nel biennio 2018-2019, risulta nuovamente in calo nell’ultima rilevazione (2019=45,2%; 2021=42%).
L’andamento osservato per il totale del campione si rispecchia anche in quello analizzato in base al genere. Pur seguendo evoluzioni simili, le prevalenze maschili risultano sempre più alte di quelle femminili. Nell’ultima rilevazione la percentuale di ragazze che ha giocato d’azzardo nell’ultimo anno risulta pressoché stabile rispetto a quanto osservato nel 2019 mentre, fra i ragazzi, la riduzione di tale comportamento risulta più marcata. Come anticipato nell’analisi del trend, anche osservando le prevalenze di gioco d’azzardo per genere ed età, si notano quote maggiori di giocatori fra i ragazzi e le percentuali maschili tendono ad aumentare con l’aumentare dell’età, raggiungendo un rapporto di genere di 1,5-1,6 fra i 18-19enni.
Si può inoltre notare come il gioco d’azzardo sia un comportamento praticato anche dagli studenti minorenni. Il 46,6% dei 15-17enni ha giocato nella propria vita e il 39,2% nell’ultimo anno. Tuttavia, quasi un terzo degli studenti, (31,5%) afferma che, da minorenne, gli è stato impedito di praticare un gioco in denaro perché vietato.
I Gratta&Vinci risultano essere il gioco più popolare fra gli studenti giocatori (71,9%) e, in particolare fra le studentesse (80,9%). Seguono le scommesse calcistiche come il Totocalcio e il Totogol (34,8%) e altri giochi d’azzardo come i dadi e le roulette (26,7%); in questo caso i giochi risultano particolarmente comuni fra i ragazzi. Inoltre, le differenze di genere più marcate si osservano per le scommesse virtuali (M=26,8%; F=3,6%) e per il Poker Texano (M=20,2%; F=4,9%), entrambi largamente preferiti dagli studenti di genere maschile.
Per quanto riguarda i luoghi di gioco, più della metà dei giocatori ha giocato a casa propria o di amici (52,7%), il 31,2% presso i bar o i tabacchi e poco più di un quinto (20,7%) nelle sale scommesse. Altri luoghi indicati in percentuale minore sono stati: le sale giochi (7,4%), le sale bingo (4,2%), i Casinò (2,4%) e i circoli ricreativi (2,1%).
I giochi d’azzardo possono essere praticati anche tramite la rete: nel 2021, il 9,4% degli studenti afferma di aver giocato d’azzardo online e, come per il gioco praticato presso luoghi fisici, si osservano percentuali maggiori fra i ragazzi (M=15,5%; F=3,3%).
Il dato relativo al gioco d’azzardo online è disponibile a partire dal 2013. Dopo un calo osservato nel triennio 2015-2017, le percentuali sono tornate a crescere nel 2018 e 2019 ma, nell’ultima rilevazione, la prevalenza risulta inferiore rispetto a quella osservata pre-pandemia. Il trend per genere segue l’andamento di quello generale, con percentuali maschili sempre maggiori rispetto a quelle femminili. Il rapporto M/F risulta intorno al 4 e nel 2016-2017 raggiunge, rispettivamente, il 5,5 e il 5,6.
Le tipologie di gioco online più diffuse nel 2021 sono state il Totocalcio e le scommesse sportive, praticate da oltre la metà del campione (51,9%). A seguire troviamo le scommesse virtuali (29,1%), il Poker Texano o altri giochi con le carte (23,4%) e i Gratta&Vinci, 10 e Lotto e Win for Life (22,7%). Il mezzo utilizzato maggiormente dagli studenti giocatori per connettersi è lo Smartphone (75,6%), il 39,9% utilizza il computer, il 9,1% il tablet, il 5,7% una console e il 2,5% il televisore.
Inoltre, dallo studio ESPAD®Italia, è emerso che, per connettersi, la maggior parte degli studenti (65,7%) utilizza un account personale, il 21,5% l’account di un amico o conoscente maggiorenne, il 15,9% quello dei genitori e il 5,2% quello di fratelli o sorelle maggiorenni.
Il 79% degli studenti giocatori afferma di rimanere a casa propria quando pratica giochi d’azzardo online, circa un terzo gioca a casa di amici, il 23,7% in luoghi pubblici chiusi, il 17,4% in luoghi pubblici aperti, il 9,2% a scuola e l’8,3% su mezzi di trasporto.
Per quanto riguarda la spesa per giocare d’azzardo, il 17,2% e il 12% degli studenti ha speso somme di denaro per giocare rispettivamente presso luoghi fisici e online e, in entrambi i casi, si sono osservate quote maggiori fra i ragazzi (presso luoghi fisici: M=22,9%; F=9,8%; online: M=18%; F=3,8%). Più nel dettaglio, la maggior parte degli studenti che hanno speso denaro si è limitato a spendere meno di 10 euro al mese, con percentuali più elevate fra le studentesse. Relativamente alla spesa di somme maggiori emerge che, rispettivamente, il’7,6% e il 11,6% ha speso oltre 51 euro in un mese giocando presso luoghi fisici e online e sono stati soprattutto gli studenti di genere maschile a spendere le quantità di denaro maggiori.
Oltre alle informazioni relative alle abitudini di gioco degli studenti, lo studio ESPAD®Italia permette il monitoraggio di diversi profili correlati al comportamento di gioco. In particolare, attraverso il test di screening South Oaks Gambling Screen, Revised for Adolescents (SOGS – RA) (Langhinrichsen-Rohling et al., 2004; Colasante et al., 2014) è possibile distinguere fra studenti che hanno un comportamento di gioco d’azzardo non a rischio, a rischio e problematico. Gli ultimi due profili citati permettono di analizzare e monitorare quegli studenti che hanno affermato di aver preso in prestito denaro o rubato qualcosa per avere abbastanza soldi da giocare, di aver avuto problemi a scuola o discussioni in famiglia a causa del gioco, di aver avuto difficoltà a smettere di giocare, di aver mentito su questioni legate al gioco d’azzardo e/o di essersi sentiti in colpa per i soldi spesi. Dall’ultima rilevazione emerge che il 6,6% degli studenti giocatori presenta un profilo di gioco problematico (M=9,2%; F=3,0%) mentre il 10,8% un profilo a rischio di sviluppare problematicità (M=13,6%; F=7,3%).
L’andamento dal 2008 al 2021 mostra inoltre che, complessivamente, le percentuali di studenti con un profilo di gioco definibile a rischio e problematico sono diminuite: le prime sono passate dal 16,5% all’10,8% mentre le seconde dal 10% al 6,6%.
Differenziando il campione sulla base del profilo e delle abitudini di gioco è possibile differenziare tra non giocatori, giocatori nell’anno e giocatori con profilo di gioco a rischio o problematico. Fra i differenti gruppi emergono differenze nella percezione del rischio associata al gioco d’azzardo stesso. Tra gli studenti con un profilo di gioco a rischio o problematico vi è una quota più elevata di quanti affermano che sia poco o per nulla rischioso giocare d’azzardo meno di una volta a settimana (41,6%) o più volte alla settimana (17%), rispetto a quanto emerso tra gli studenti che hanno giocato nell’anno e tra i non giocatori.
Il gioco d’azzardo risulta spesso associato anche ad una serie di credenze legate ai giochi.
Per quanto riguarda le opinioni legate all’abilità dei giocatori, il 74% degli studenti crede che nei giochi di carte (per esempio il Poker texano, Texas Hold’em) la bravura del giocatore sia importante per vincere.
Il 49,9% ritiene che l’abilità sia importante nelle scommesse sportive (come Totocalcio e Totogol), il 40,1% negli altri giochi da casinò come roulette, dadi, e betting exchange e il 31,7% nelle scommesse su altri eventi. In percentuali inferiori gli studenti ritengono che l’abilità sia importante anche in giochi come Il Bingo (19,7%), le slot machine e le Videolottery (15,3%) e le lotterie istantanee (per esempio i Gratta&Vinci o il 10 e lotto, 8,5%).
Osservando invece gli studenti con un profilo di gioco d’azzardo a rischio o problematico, il 71% ritiene che l’abilità sia importante per vincere nei giochi di carte. Tra di essi aumentano anche le percentuali di quanti ritengono che la bravura conti nelle scommesse sportive (58,4%) e nelle scommesse virtuali o su altri eventi (39,9%). In relazione alla possibilità di diventare ricchi giocando d’azzardo, il 40,7% degli studenti pensa che ciò sia possibile grazie alla bravura, più di un terzo grazie alla fortuna (33,7%) e il 13,9% per l’effetto combinato di bravura e fortuna mentre 11,7% non ritiene sia possibile arricchirsi, opinione condivisa in quota minore fra gli studenti con un profilo di gioco a rischio o problematico. I diversi gruppi di studenti analizzati si differenziano anche in relazione alla quantità di denaro speso. L’1,8% e il 19,4% degli studenti con profilo a rischio o problematico hanno speso oltre 51 euro al mese per giocare, rispettivamente, presso luoghi fisici e online contro il 7,6% e l’11,6% degli studenti giocatori e il 4,1% e il 2,5% tra i giocatori non a rischio.
PressGiochi
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