Baretta (Mef): “Acceleriamo sulla Conferenza Unificata” “Il gioco d’azzardo e’ un tema largamente sottovalutato perché coinvolge le fasce più fragili della popolazione. Anziani e giovani. Ora però anche gli adulti
“Il gioco d’azzardo e’ un tema largamente sottovalutato perché coinvolge le fasce più fragili della popolazione. Anziani e giovani. Ora però anche gli adulti che provano ad aumentare le loro finanze con questi metodi”.
Cosi’ il sindaco di Roma, Virginia Raggi, intervenendo al convegno ‘Gioco d’azzardo patologico-GAP’ in corso presso il Consiglio nazionale delle Ricerche.
“Parliamo di persone deboli e fragili. Di fatto non si parla di gioco ma di una patologia. Tant’e’ che all’interno dei sistema sanitario si stanno implementando dei sistemi di cura”, ha aggiunto Raggi, spiegando: “Ora sembra che il Governo stia tassando di piu’ questi sistemi, come slot machine e videopoker, ma di fatto non vieta e non circoscrive il fenomeno. E allora dobbiamo capire, da che parte stare. Dobbiamo capire se e’ il caso di vietare o di arginare”.
In riferimento alla Regione Lazio la sindaca ha aggiunto: “Roma ha fatto una scelta di campo. Noi abbiamo emanato una delibera per la regolamentazione del gioco d’azzardo in un contesto di legge regionale non incisivo. La Regione Lazio – ha aggiunto- prevede che questi apparecchi devono stare ad una distanza ‘adeguata’ da luoghi sensibili come le scuole. Ma l’adeguatezza chi la decide? Il Tar non ha mai tracciato una linea molto netta. Siamo partiti in salita. La nostra scelta ha fatto sì che l’assemblea si pronunciasse su questo tema: 350 metri all’interno dell’anello ferroviario e 500 m fuori dall’anello. Abbiamo aumentato l’elenco dei luoghi sensibili. Questa disciplina viene applicata a esercizi di nuovo avvio, perché ci troviamo a disciplinare un settore con una disciplina transitoria. Abbiamo tracciato una linea per il futuro. Per noi e’ stato un buon punto di partenza”.
Nel concludere il suo intervento la prima cittadina ha ribadito: “Chiediamo alla Regione Lazio di attivarsi in tal senso, con misure più restrittive o almeno con l’indicazione si cosa intendono per ‘adeguato’. Riteniamo inadeguato qualunque intervento che tenti di provare a curare senza prevenire. Il lavoro fatto con il Ministro non è adeguato. Riteniamo – ha concluso Raggi- che il Governo debba e possa fare di più. Anche perché l’Italia spende tantissimo per arginare questo fenomeno. E quindi non ha senso che l’Italia faccia questo. Semplicemente limitiamo l’offerta”.
PressGiochi
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