21 Novembre 2024 - 21:48

Quando le distanze al gioco superano i luoghi sensibili ed infiammano la concorrenza

Il Tribunale amministrativo regionale per il Lazio ha rigettato il ricorso di una sala bingo di Modena contro la decisione di ADM di autorizzare il trasferimento di un’altra sala bingo

04 Luglio 2023

Il Tribunale amministrativo regionale per il Lazio ha rigettato il ricorso di una sala bingo di Modena contro la decisione di ADM di autorizzare il trasferimento di un’altra sala bingo costretta a delocalizzare dal distanziometro.

Secondo la sala bingo che è ricorsa al giudice amministrativo, ADM non avrebbe dovuto autorizzare il trasferimento in quanto, da un lato, non risulta rispettata la distanza minima prevista dalla disciplina di settore (in 1000 metri ndr) tra la propria sala bingo e i nuovi locali in cui dovrebbe essere trasferita la sala bingo delocalizzata; sotto altro profilo, non sarebbe rispettato nemmeno il requisito di fatturato previsto dalla disciplina medesima in quanto la sala bingo gestita dalla ricorrente avrebbe un fatturato medio inferiore ai 150.000 Euro.

Per il tribunale risulta invece rispettato il requisito della distanza minima tra la sala bingo gestita dalla ricorrente e i locali presso i quali sarà ubicata la sala bingo delocalizzata.

Altresì, sono infondate le censure concernenti l’insussistenza del fatturato minimo richiesto dalla disciplina di settore. “L’art. 4, comma 2, del Decreto AAMS 17.6.2002 prevede che il trasferimento nel medesimo comune non può essere autorizzato se la Sala Bingo più prossima “ha un fatturato mensile inferiore a 150.000 euro, determinato dall’Amministrazione sulla base degli acquisti delle cartelle negli ultimi sei mesi”.

“Il significato di fatturato equivale alla somma dei ricavi ottenuti da un’azienda o ditta individuale attraverso la vendita di beni e/o la prestazione di servizi. La definizione di fatturato, non è, quindi, assimilabile, come sostenuto dalla ricorrente, al concetto di “reddito netto”, di “utile” o di “profitto”; riferendosi questi ultimi concetti agli importi guadagnati dall’attività commerciale nel suo complesso detratte le spese… non può che ritenersi corretta l’interpretazione che del termine “fatturato” ha dato ADM nel senso di prendere a riferimento il valore complessivo delle cartelle che il concessionario acquista presso gli uffici di ADM e successivamente vende per il gioco in sala”.

PressGiochi

Fonte immagine: pressgiochi.it

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